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I padri Barnabiti appartengono a un triplice istituto fondato da sant’Antonio
M. Zaccaria (1502-1539) comprendente religiosi (ufficialmente chiamati
Chierici regolari di san Paolo), religiose (Angeliche di san Paolo) e gruppi
laicali specialmente di coniugati (Laici di san Paolo). Si tratta del primo
istituto “paolino” nella storia della Chiesa, sorto alla vigilia del concilio
di Trento per la “riforma” della vita cristiana.
Il nome di Barnabiti deriva dalla casa-madre dell’Ordine, San Barnaba in Milano. La sede generalizia è a Roma dove fu trasferita da Milano nel 1662. |
L’Ordine fu approvato il 18 febbraio 1533 da Clemente VII in Bologna, dove il papa si trovava per incontrare Carlo V. Le Costituzioni, destinate a ispirare e disciplinare la vita dei Barnabiti fino al concilio Vaticano II, furono promulgate nel 1579, con l’assistenza di san Carlo Borromeo. Il Borromeo è venerato dai Barnabiti come loro patrono, insieme a san Francesco di Sales, il cui insegnamento ebbe non poco influsso nella spiritualità dell’Ordine, caratterizzata da semplicità, essenzialità, profondità, amabilità e discrezione. |
Milano, Duomo: "San Carlo Borromeo promulga le nuove Costituzioni dei barnabiti, approvate nel capitolo generale del 1579" (Tela di G. B. Crespi, detto il Cerano) |
Come ogni istituto, anche presso i Barnabiti fioriscono alcune devozioni. Essi promossero, fin dal suo sorgere, il culto al Sacro Cuore di Cristo, avviando in Italia l’Apostolato della Preghiera e la costruzione del Tempio in Roma a lui dedicato nei pressi della stazione Termini.
La devozione mariana è
legata alla splendida immagine della Madonna della divina Provvidenza,
venerata nella chiesa di S. Carlo ai Catinari, in Roma, primo tempio della
cristianità dedicato al grande riformatore tridentino.
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