SETI@home (i mezzi che uso) |
Sin da bambino ero affascinato dall'idea della possibilità dell'esistenza
degli extraterrestri. Ricordo di aver letto qualcosa sulla possibilità
di cercare civiltà extraterrestri per mezzo dei segnali radio che queste
potevano emettere nello spazio. In realtà non credevo molto a questa possibilità: mi sembrava
fantascienza e non vera scienza (com'ero scettico a quell'età! molto più di
adesso...). In seguito ho compreso che la possibilità in questione era tutt'altro che
remota, quindi ho capito che si sarebbe potuto fare qualcosa di concreto. In
effetti negli ultimi anni il Progetto Seti (the Search for Extraterrestrial
Intelligence) ha fatto passi da gigante.
In
realtà l'idea di distribuire i dati da analizzare a milioni di utenti sparsi in
tutto il mondo è stata veramente e semplicemente geniale! Vi spiego, in parole
MOLTO povere, di cosa si tratta. Ad Arecibo, in
Puerto Rico, c'è un grande
radiotelescopio che capta i segnali radio provenienti dallo spazio. Questo
strumento è in grado di "spazzare" una larga regione di cielo e di
rivelare i segnali radio che vi si trovano. Il campionamento viene registrato in
nastri della capacità di alcune migliaia di Gb. In seguito i nastri vengono
portati all'Università di Berkeley e i dati vengono digitalizzati e "sminuzzati" in
segmenti di circa 350 Kb. I files di dati così ottenuti sono resi disponibili
agli utenti di tutto il mondo che possono scaricarli su Internet e li possono
analizzare facendo uso del proprio computer. Allo scopo dallo stesso sito di
Berkeley è possibile scaricare un programma
(client) che è in grado di:
Insieme al client possono essere usati anche altri programmi di contorno che ne permettono un uso più comodo. Ad esempio SETI Driver permette di scaricare più pacchetti alla volta, i quali vengono analizzati in maniera sequenziale, per non essere costretti a collegarsi ad internet ogni volta che si deve scaricare un nuovo pacchetto. La cache di SETI Driver permette di immagazzinare un massimo di 99 WU. Un'altra utility, SETI Spy, permette di tenere sotto controllo tutti gli aspetti più importanti dell'analisi in corso, come la percentuale di analisi completata, il tempo restante per finire l'analisi di una WU, l'efficienza di calcolo, le statistiche dell'utente, le caratteristiche della WU analizzata e persino una mappa celeste che indica la zona di cielo in cui è stato acquisito il segnale che si sta analizzando. Infine indica tutti i tipi di segnali che si sono rinvenuti nella WU che si sta analizzando. Da usare sicuramente!
La velocità con cui una WU viene analizzata dipende in gran parte dalla potenza del computer utilizzato. Un interessante database di prestazioni in funzione del tipo di processore usato lo potete trovare qui.
La mia vecchia configurazione:
Non è il massimo della potenza, ma mi ha permesso di calcolare oltre
150 WU
con tempi medi di calcolo di circa 20 ore (con il recente client versione 3.03).
Ho intenzione di passare
al più presto ad una configurazione molto più potente basata su AMD Athlon
Thunderbird a 1,2 Ghz e Ram DDR a 266 Mhz (FSB a 133 Mhz). Un simile computer mi permetterebbe
di scendere a tempi medi di circa 5 ore e mezza per WU e forse anche meno, con
il nuovo client versione 3.03.
A partire dal 29 Marzo 2001, ho qualcosa di più SOSTANZIOSO:
Processore: AMD Athlon
Thunderbird 1200,
200 Mhz FSB.
Scheda madre: Abit KT133a, Raid, 266 Mhz FSB.
Hard Disk: Quantum AS Plus 30 Gb, 7200 rpm, Ultra ATA 100.
Ram: 256 Mb SDRAM PC133 (di basso costo, ma mi regge i 144 Mhz FSB con
tutte le impostazioni del BIOS al massimo).
Scheda video: Ati Radeon VE 32 Mb. DDR.
E altre cosucce...
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