Argomenti "caldi"

SESSO: non se ne finirà mai di parlare. Sembra che oggi uno dei maggiori motivi che tiene molti lontani da Dio e dalla Sua chiesa sia la gomma di un preservativo o la morale cattolica relativa ai rapporti sessuali. L'amore come rinuncia pare una follia ed il Papa un fastidioso grillo parlante. Educare all'amore significa anche educare al valore del sacrificio e del pieno rispetto dell'altra persona. La chiesa non demonizza il sesso, ma anzi lo esalta nella sua doppia dimensione unitiva e procreativa. Le continue sollecitazioni o allusioni sessuali di un mondo che ha 'divinizzato' il sesso ed il piacere mirano a rendere l'uso della sessualità identico a quello di cibi, bevande ed altri oggetti di consumo. La carne sarà anche debole, ma sia il cuore che il cervello si trovano un po' più in alto degli organi genitali, e proprio questi ci avvisano: le persone non sono beni di consumo ed il nostro corpo deve essere il tempio dello Spirito Santo! E' difficile, per molti quasi impossibile, ma con la preghiera, con fede e perseveranza ci è data la possibilità di non rimanere schiavi per sempre.

IL MISTERO DEL MALE: E' un argomento, molto sentito e di cui si discute spesso nel nostro newsgroup. Perché esiste il male? Perché Dio lo permette? Come comportarsi di fronte al dolore straziante delle persone che soffrono? Silenzio. Facciamo un po' di silenzio. Non perché non abbiamo risposte, ma perché sia Gesù stesso, guardandoci dalla croce, a risponderci nel silenzio dei nostri cuori. Il senso che il cristiano dà al male, alla sofferenza ed al dolore passa dall'invocazione di Gesù morente: "Abbà" ovvero "Padre". Molti si ricordano dell'esistenza di Dio solo quando soffrono, molti altri si sentono traditi e abbandonati da Dio, ma anche nei momenti più terribili il cristiano si deve ricordare che non è solo. Accettare di amare significa anche accettare la sofferenza che da questo amore può derivarci. Il dolore personale può essere usato come offerta di qualcosa di nostro a Dio, come 'croce' personale che portiamo e sopportiamo per amor di Gesù, nella ferma speranza dell'avvento di quel Regno dei Cieli che inizia già oggi nei cuori di ciascuno di noi. Al dolore altrui, invece, possiamo solo rispondere col nostro amore e con la nostra presenza, senza temere di diventare, come successe al Cristo, bersagli della rabbia altrui. Ricordiamoci sempre che Gesù "non ha mani, ha le nostre mani. Non ha bocca, ha la nostra bocca. Non ha braccia, ha le nostra braccia.

SEGRETI E PROFEZIE: Isaia 8,19-20: "Quando vi diranno: «Interrogate gli spiriti e gli indovini che bisbigliano e mormorano formule. Forse un popolo non deve consultare i suoi dei? Per i vivi consultare i morti?», attenetevi alla rivelazione, alla testimonianza. Certo, faranno questo discorso che non offre speranza d'aurora." - Matteo 24,23-25 Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: È là, non ci credete. Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. Ecco, io ve l'ho predetto. - Luca 17,20-22 Interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», rispose: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!». Disse ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli.

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