Ore 8.30 A.M.
 sto ancora dormendo ma il tepore mattutino mi ricorda
l'incombente dovere.
Da lontano già sento i primi soffocati e grigi rumori.
Mi  alzo e so che devo fare solo quello...
E  Jei...
volo a bassa quota per evitare i radar nemici.
Mollo le prime raffiche per essere sicuro che la mitraglia funzioni e sopratutto per essere sicuro di avere  munizioni.
Non si sa mai...
il mio bolide bimotore del '42 arranca con sicurezza nel cielo di una mattina che sembra una come tante altre.
Forse sembra a me ma al bimotore '42 no.
Ancora una mitragliata, non si sa mai.
Comincio a fare dei 360 per perdere quota. I battiti del cuore aumentano nonostante la mia esperienza.
In lontananza, sull'orizzonte che da curvo vuole tornare piatto, scorgo la città.
ormai è ora,mi metto in posizione , mi concentro , è lì:
Il bimotore 42 scopietta che è una poesia, in quei momenti penso agli Spriz con l'Aperol lungo un canale veneziano e a doi fete  de formai.
mi sale lungo il naso il profumo delle primavere di Staol o almeno credo.
l' ultimo 360 e son pronto . Sgancio la prima bomba. Passano alcuni eterni istanti prima di sentire il rumore .
Ma poi lo sento: SPLO-FF...
Guardo di sotto e la città non c'è più. solo distruzione lasciata da quel poderoso missile. Salgono vapori di tutto e di niente. Guardo e mi spavento:
<Come potevo portarmi dietro un'arma simile?>
Il mio bolide '42 sorride e lascia alle sue spalle la città.
Hiroshima.