Il mantenimento metadonico: il nonno della riduzione del danno.
Robert Westemeyer, Ph.D.
Il metadone è un composto analgesico narcotico sintetico sviluppato in Germania nel 1940. Il farmaco sopprime efficacemente l'irrefrenabile desiderio per leroina senza però rimpiazzare i suoi effetti euforici. Il metadone ha una azione (emivita) di circa 24 ore e quando è somministrato ad un dosaggio terapeutico adeguato, i pazienti necessitano del farmaco solo una volta al giorno. Nei centri, il metadone è somministrato per bocca. Il mantenimento a dosaggi di 80 - 120 mg produce una tolleranza farmacologica crociata, così che se i pazienti in metadone usano eroina, gli effetti euforici non sono avvertiti. Il metadone è relativamente sicuro, non tossico e con pochi effetti collaterali, ed è maggiormente efficace se usato in combinazione con trattamento medico, riabilitazione e counselling (assistenza sociale-psicologica).
Lutilità del metadone nel trattamento delle dipendenze da eroina fu scoperta negli anni 60. LHealth Research Counsel della città di New York, in risposta ad una attenta revisione alla letteratura sui risultati scoraggianti dei trattamenti (la ricerca non riuscì a rivelare anche un solo rapporto nel quale le modalità di trattamento disponibili risultassero in una significativa frazione di pazienti che erano tornati alla collettività per vivere come normali cittadini), incominciò ad investigare sul metadone come un'opzione percorribile contro dipendenza da eroina. L e prove sperimentali iniziali furono molto incoraggianti, e già nel 1969 la richiesta di metadone per tossicodipendenti aumentò enormemente. Durante lamministrazione Nixon ci fu un tremendo incremento nel numero di cliniche del metadone attraverso gli USA. L'FDA (Food and Drugs Administration) e la DEA (Drug Enforcement Agency) stabilì standard minimi che avevano a che fare con le registrazioni, la progettazione dei trattamenti, i requisiti per lammissione al programma ed altre variabili. Comunque, cera (e ancora cè) una variazione considerabile riguardo a come il mantenimento metadonico è attuato da uno stato allaltro. Alcuni stati categoricamente proibiscono il mantenimento metadonico. Altri hanno piazzato restrizioni sui tetti dei dosaggi; alcuni proibiscono laffidamento del farmaco, altri ancora limitano il periodo di tempo in cui i pazienti possono stare in trattamento dopodiché il metadone è sospeso. Lassorbimento, il metabolismo e lescrezione del farmaco può variare in modo significativo da persona a persona, così le dosi di metadone devono essere individuate perché quantità appropriate siano somministrate. La ricerca ha scoperto una forte correlazione negativa tra il dosaggio sbagliato di metadone e la concorrente quantità di stupefacenti illeciti consumati dai tossicodipendenti. Tutto ciò ha un senso: se l'organismo é stato fornito con un dosaggio insufficiente a coprire l'astinenza, il paziente cercherà dei sostituti per diminuire il malessere. Come ha detto Ron Jackson del Evergreen Treatment Services di Seattle ad una recente conferenza sulla Riduzione del Danno, "Incolpare i pazienti per l'uso di eroina per diminuire il loro malessere quando gli viene somministrata una dose insufficiente di metadone, non può dirsi soltanto ingenuità. " Le restrizioni basate sulla filosofia del "di meno é meglio" non trovano riscontro nella realtà empirica, hanno ampiamente compromesso i medici e pregiudicato oltretutto la percentuale di successo del trattamento metadonico.
Una buona analogia potrebbe essere la prescrizione non appropriata di Prozac a pazienti depressi (che causò abbastanza confusione nei primi tempi di impiego del farmaco). Gli effetti energizzanti del farmaco sono tuttaltro che problematici per alcuni, ma se il paziente è nella morsa di uno stato depressivo molto agitato e sta intrattenendosi con pensieri suicidi, questi effetti energizzanti (che spesso precedono quelli clinici) possono indurre problemi comportamentali di tipo impulsivo e autodistruttivo. Il problema certo non è il Prozac, ma linappropriata prescrizione del farmaco.
References
Swan, N.(1994). La ricerca dimostra i benefici a lungo termine del trattamento metadonico. NIDA NOTES. November/December. National Institute of Health.
Lowinson, J.L., Marion, I.J., Joseph, H. & Dole, V.P. (1992). Methadone Maintenance. In Lowinson, Ruiz, Millman and Langrod (Eds.) Substance abuse: A Comprehensive Textbook. Baltimore: Williams and Wilkins.
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