Perchè salvare un Elettrotreno degli anni '30?

Per l'idea: l'alta velocità come importante possibilità di rilancio del trasporto su rotaia era stata già capita dai tecnici FS nel 1936.

Per la storia: una realizzazione di classe, un rotabile innovativo, un progetto di vera avanguardia. Lo dimostrano i record di velocità e i 50 anni di servizio sempre ai massimi livelli.

Per lo stile: il suo disegno che ha poco da invidiare a rotabili ben più moderni è una tappa importante nell'evoluzione del design industriale non solo italiano.

Che farsene di una tale celebrità?

Una volta restaurato un bestione del genere è difficile tenerlo in un museo: l'Elettrotreno è bello quando corre! Quindi sarebbe preferibile renderlo disponibile per treni speciali per turisti e appassionati.

Cosa serve per revisionarlo?

Soldi! Le OGR di Ancona penserebbero a tutto il resto....


La dicussione si svolge su "Italiatransit", la Mailing List dei Railfan Italiani. Per altre informazioni usate la casella postale o visitate la pagina web dedicata. Altrimenti potete dare una occhiata al sito "Il lato oscuro della Ferrovia" o leggere il libro "La Leggenda che corre" di G. Cornolò, edito da ETR, Salò. Articoli sugli elettrotreni sono stati pubblicati dalle riviste "i Treni oggi", "tutto Treno" e "Mondo Ferroviario".

Questi e altri collegamenti li trovate nella pagina dei link di LFI.


NOTA PER IL FERMODELLISTA

L'elettrotreno ETR.220 è stato prodotto dalla Lima nella versione finale di prima e seconda classe. Non è stata mai realizzata la versione ETR.240 di sola prima classe né quella con carrozza bagagliaio. Il progenitore dell'ETR.220, l'ETR.200, è stato prodotto in tre numerazioni dalla Rivarossi, purtroppo solo in serie limitata a prezzo esorbitante.


webslave: benedetto "il frustone" sabatini

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