LA “VARA” UNA REQUIEM PER MESSINA IL PONTE SULLO
STRETTO
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I costi per la
realizzazione del ponte sospeso e degli allacci alle reti autostradali esistenti
in Sicilia e Calabria ammontano a £.7.143.000.000.000 (IVA esclusa)
Sentiamo sempre i
candidati di Messina promettere ai messinesi che "il ponte si farà".
Questa sembra a me una terrificante minaccia. Quando “finalmente” ci sarà il ponte, i messinesi si accorgeranno che essi stessi non possono servirsene; infatti, per varcare 3 km. di mare, dovrebbero farne altri 80 di svincoli in entrata ed uscita. E il turista?: Il turista che avrà percorso questa ottava meraviglia (o ottava calamità), ed avrà già superato Messina per oltre 22 km., con gli svincoli verso Catania o verso Palermo, perché dovrebbe tornare indietro per fermarsi a Messina? Ma, del resto, i messinesi preveggenti, amministrati da lungimiranti amministratori, hanno già abbattuto tutti gli alberghi; hanno già eliminato tutti i cinema; hanno già chiuso il famoso salotto di Irrera; hanno già eliminato le industrie; hanno già cancellato le prestigiose firme del viale dello struscio. In compenso, hanno già risuscitato il tramvai, e forse presto risusciteranno anche i deliziosi carretti siciliani ed i classici “carri matti”; e forse pure rispolvereranno i pantaloni di velluto e le coppole. Quando i Messinesi perderanno un miliardo al giorno, corrispondente
agli incassi dei traghettamenti, sotto la Madonnina del porto si potrà
riscrivere, così aggiornato, il celebre messaggio della lettera di Maria:
…………E ALLORA ? Allora, con £. 7.143.000.000.000 (IVA
esclusa) potremmo fare, in alternativa opere come quelle indicate nello
specchietto seguente, pur se redatto in modo approssimato e
faceto: N°
OPERE Quantità
Prezzo
COSTO
In questo caso, a parità di costo, avremmo la città più
bella e funzionale del mondo; utilizzeremmo capitali locali, da restituire in
casa; occuperemmo le stesse unità lavorative, negli stessi tempi; non
taglieremmo la città fuori dalle linee del turismo, ma centuplicheremmo la
presenza turistica; non ridurremmo i lavoratori del mare, ma li incrementeremmo;
faremmo traghettare più agevolmente merci e turisti. Ma invano chiedi al messinese un attimo di attenzione e un momento di riflessione: Egli crede solo ai falsi profeti; a quelli che disonestamente si arricchiranno. Tu sarai solo una inutile "vox clamans in deserto"; ma tant'è... i messinesi hanno pur sempre la loro squadretta di calcio, gli ultimi tre o quattro cinema e persino il bingo! Ma verrà giorno ..... giorno
verrà in cui i figli malediranno i padri ed i nipoti i nonni. Forse, infine, qualcuno si ricorderà che, quando il Gran Conte Ruggero d’ Altavilla giunse in Calabria e manifestò il desiderio di andare a Messina, la Fata Morgana si offrì di prestargli il suo cocchio alato per l’ attraversamento. Ma Ruggero rifiutò sortilegi e tecnologie e passò lo stesso con i suoi uomini in questa stupenda isola posta al centro del Mediterraneo, che diventerà il grande Regno di Sicilia, matrice di tante culture e di tante civiltà, che convivranno nel segno della tolleranza, quale fulgido esempio per il mondo intiero. Forse scoprirà che Messina fu "Caput Regni Siciliae"; che aveva una Reggia; che aveva una zecca che batteva moneta per tutto il Regno; che aveva una scuola poetica, con Odo e Guido delle Colonne; che creò la lingua italiana e la cultura europea. Allora questo solo resterà ai nonni: poter narrare ai nipoti: "C'era una volta, a Messina, un Re di Sicilia... "
(Oreste Palamara)
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