Quando la frequenza di
oscillazione è bassa, noi possiamo agevolmente studiare tale moto armonico e
rappresentarlo con la sinusoide relativa. In questo caso, il ramo della Fisica
di cui ci stiamo occupando è la MECCANICA.
Ora supponiamo di
aumentare la frequenza di vibrazione: la lamina comincia ad emettere suoni,
variando l’ altezza del suono se crescente è la frequenza di vibrazione. In
questo caso, il ramo della Fisica di cui ci stiamo occupando è l’ ACUSTICA.
Ora supponiamo di
aumentare ancora la frequenza di vibrazione: constateremo un aumento della
temperatura della lamina, crescente se crescente è la frequenza di
vibrazione. In questo caso, il ramo della Fisica di cui ci stiamo occupando è
la TERMOLOGIA.
Se la frequenza aumenta
ancora: via via che aumenta constateremo che la lamina va in incandescenza,
emanando luce di colore variabile dal rosso al violetto. In questo caso, il
ramo della Fisica di cui ci stiamo occupando è l’ OTTICA.
Che succede se la
frequenza aumenta ancora? Vedremo bussole magnetiche, radio, televisori ed
altri apparecchi elettronici impazzire. In questo caso, il ramo della Fisica
di cui ci stiamo occupando è l’ ELETTROTECNICA.
E se aumenta ancora ?
........ Beh, in tal caso qualcosa ci turberà e ........forse noi ora
rischiamo di impazzire;... In questo caso, il ramo della Fisica di cui ci
stiamo occupando è la TEORIA DEI QUID.
LA TEORIA DELLA
CONTINUITA’
Il postulato della
continuità di Dedekind ci avverte che "Natura non facit saltus". Ciò,
nella fattispecie, significa che, se la frequenza di vibrazione della lamina
aumenta con continuità, il fenomeno non può "saltare" da un ramo
all’ altro della Fisica, cambiando regole e componenti. Il fenomeno, dunque,
pur variando numericamente con continuità, è qualitativamente sempre lo
stesso, la Scienza è sempre quella, con le stesse leggi e le stesse
caratteristiche. Ciò che vale per una frequenza vale per tutte le frequenze, senza
salti.
Dunque il suono, il
calore, il colore, ecc...sono qualitativamente la stessa cosa, ma si
distinguono solo quantitativamente, cioè per la frequenza, quasi
confondendosi nelle zone limiti, dove il suono diventa calore o dove il calore
diventa colore (luce). Teniamo presente che prima e dopo del suono ci sono
l’ infrasuono e l’ ultrasuono; prima del rosso c’è l’ infrarosso e
dopo del violetto l’ ultravioletto, ecc....
Ciò che sappiamo per una
di queste entità fisiche non può che valere anche per le altre. Se una ha
natura ondulatoria, tutte hanno natura ondulatoria; se una si propaga secondo
onde sinusoidali, tutte si propagano seconde onde sinusoidali, rispettando
tutte le stesse leggi sulla propagazione delle onde (riflessione, rifrazione,
interferenza, battimenti, risonanza). Se le onde dell’ una permettono di
trasferire l’ energia da un punto all’ altro dello spazio, senza trasporto
di materia, ciò fanno pure tutte le onde di tutte le altre Entità fisiche
associate nell’ esperimento. Questo ci porta, per esempio, a dire che
esistono le onde gravitazionali, come esistono le onde sonore, le onde
termiche, luminose e quelle elettromagnetiche, come, quindi anche, esistono le
onde dei Quid.
I campi delle varie entità
esaminate interagiscono fra di loro.
LA TEORIA DEI QUID CON LE
SUE FORMULE
La nostra tabella a questo
punto si presenta così:
- MECCANICA
|
- ACUSTICA
|
- TERMOLOGIA
|
- OTTICA
|
- ELETTRO
- TECNICA
|
- QUID
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|
.
|
.
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- F=G (M x m)
-
d2
|
.
|
.
|
.
|
- F=K (E x e)
- r2
|
.
|
- ________ ___
|
- _ __________
|
- ___________
|
- _____ ______
|
- ___________
|
- ____________
|
Ma può presto essere corretta così:
- MECCANICA
|
- ACUSTICA
|
- TERMOLOGIA
|
- OTTICA
|
- ELETTRO
- TECNICA
|
- QUID
|
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.
|
.
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.
|
.
|
.
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- F=G (M x m)
-
d2
|
- F=A (S x s)
-
r2
|
- F=T (C x c)
-
r2
|
- F=O (L x l)
-
r2
|
- F=K (E x e)
- r2
|
- F=X (Q x q)
-
d2
|
- ____________
|
- ____________
|
- _________
|
- ____________
|
- ___________
|
- ____________
|
E successivamente così:
- LA
- FISICA
|
MECCANICA
|
- ACUSTICA
|
- TERMO-
- LOGIA
|
- OTTICA
|
- ELETTRO
- TECNICA
|
- QUID
|
entità
|
M
|
S
|
C
|
L
|
E
|
Q
|
densità
|
D= M/S
|
D= S/c
|
D= C/S
|
D= L/S
|
D= E/S
|
D= Q/S
|
- intera
- zione
|
- F=G (M x m)
d2
|
- F=A (S x s)
-
r2
|
- F=T (C x c)
-
r2
|
- F=O (L x l)
-
r2
|
- F=K (E x e)
- r2
|
- F=X (Q x q)
-
d2
|
- campo
|
H= GM/
d2
|
- H=A S/ r2
|
- F=TC/
r2
|
- F=OL/ r2
|
- _FH=KE/r2
|
- F=XQ/d2
|
- poten
- ziale
|
V = GM/d
|
V =
AS/r
|
V = TC/r
|
V =
OL/r
|
V = KE/r
|
V = X Q/ d
|
capacità
|
C=M/V
|
C=S/V
|
C=C//V
|
C=L/V
|
C=E/V
|
C=Q/V
|
|
.................
|
................
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
e
così via........
Sull’ esempio della colonna
"Elettrotecnica" (elettricità e magnetismo), da completare, si
possono scrivere tutte le altre formule. Alcune di queste esistono già, altre
sono facilmente riconducibili a formule già note, altre ancora richiedono un
maggior impegno per essere giustificate.
Tutto un discorso a parte è la colonna
della teoria dei Quid. Prima bisognerà capire cosa sono i Quid e poi
interpretare le formule a chiarimento di fenomeni già noti ma non capiti
finora, anzi relegati nel campo del paranormale.
Chiaramente ci proponiamo di chiarire,
nel seguito, che il Quid è in noi ed è quel Quid di cui tutti sospettiamo
l’ esistenza.
I QUID
Comprendiamo facilmente che i Quid, per
la loro collocazione nella tabella, intervengono quando la frequenza di
vibrazione è elevatissima. Quindi le onde di propagazione dei Quid hanno
altissima frequenza, e, quindi, piccolissima lunghezza d’ onda.
Osserviamo ancora che, nell’
esperimento studiato, il suono, il calore, il colore cadono sotto tre nostri
sensi. E’ la banda di frequenza racchiusa tra la soglia inferiore e
superiore di percettibilità dei nostri sensi che ci consente di distinguere
l’ uno dall’ altro. Quale nostro senso è compatibile con l’ altissima
frequenza delle onde dei Quid ?
Sappiamo dalla biofisica che queste varie
frequenze arrivano alla periferia del nostro corpo (orecchio, occhio, papille
tattili, gustative, olfattive) e poi attraverso terminali elettrici nervosi,
vanno al cervello, da cui partono gli ordini in senso inverso. Questi
terminali nervosi hanno dimensioni longitudinali molto lunghe ma dimensioni
trasversali micrometriche. Il cervello, per trasmettere un ordine alla
periferia, si limita a cambiare il segno allo jone esterno della sostanza
amielinica del terminale nervoso. Questo impulso si trasmette alla periferia
attraverso una continuità di cambi di segno per contatto ed induzione,
trasversalmente dall’ esterno all’ interno del terminale nervoso e verso
la periferia. Date le dimensioni trasversali micrometriche di detto terminale,
tale impulso procede secondo un’ onda sinusoidale di lunghezza micrometrica
e, quindi, di frequenza elevatissima, che produce, per propagarsi nel campo
circostante, onde elettromagnetiche ad altissima frequenza. Ciò ci induce a
dedurre che le onde dei Quid possano arrivare al cervello per via diretta,
senza attraversare terminali nervosi. Quindi le onde dei Quid sono... onde di
pensiero, ovvero di quel quid che risiede nel cervello e trasmette o riceve
tutti gli impulsi: il "QUID" della nostra teoria.
L' OCEANUM DEI QUID
Abbiamo chiamato "Quid" questa
entità fisica per celarla nell' anonimato e per dare la possibilità ad altri
studiosi di definire meglio la sua natura. Noi ci limitiamo, per il momento, a
fare alcune ipotesi.
Blaise Pascal diceva: "L' homme n'
est pas que un roseau, le plus faible de la nature, mais c' est un roseau qui
pense" (L' uomo non è che una canna, la più delicata della natura, ma
è una canna che pensa"). Mi piace questa definizione, per cui, in senso
lato, paragono il cervello di un uomo ad una canna di organo.
Le canne dell' organo sono tutte
qualitativamente uguali; differiscono solo quantitativamente per le loro
dimensioni. L' aria compressa soffiata in esse è uguale per tutte, ma il
suono che ne viene fuori è diverso, in conseguenza della diversità
quantitativa.
L' oceanum dei Quid, sia esso oceanum di
pensiero, o oceanum di intelligenza o oceanum di Divinità, soffia nei
cervelli umani (canne), lo stesso per tutte e nello stesso modo. Il pensiero o
il pathos, o il "Quid" che se ne estrinseca risulta diverso da
cervello a cervello. Nella nostra tabella è indicato con "Q".
LE LEGGI DEI QUID
Densita' . Il Quid "Q" si
distribuisce, nella zona destinata a contenerlo, "S", con la densità:
s = Q/S
Legge d'
interazione. Due Quid, posti a
distanza "d" fra di essi, interagiscono con una forza proporzionale
al loro prodotto ed inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza
(Sintonia, Simpatia, Attrazione, Seduzione?)
F = X (Q x q)/
d2
Intensità del Campo. L' intensità del
campo che si esercita sull' unità di Quid è direttamente proporzionale al
valore del Quid generatore del campo ed inversamente proporzionale al quadrato
della loro distanza. (Amore, Fascino, Personalità ?)
F = X Q
/d2
Potenziale in un punto del
campo. Il
potenziale in un punto del campo generato da un Quid è direttamente
proporzionale al valore del Quid generatore del campo ed inversamente
proporzionale alla distanza dal punto; esso esprime il lavoro che le forze del
campo compiono per attirare un quid unitario verso il Quid generatore del
campo o per espellerlo dal campo stesso. (Possibilità di sedurre,
affascinare, attrarre o destare repulsione ed odio ?)
V = X Q
/d
Si può andare avanti così per molto
tempo, sia sulla colonna dei Quid che sulle altre colonne. La nostra tabella,
riempita col criterio espresso inizialmente, mostrerà qualche centinaio di
formule nuove che troveranno tutte una spiegazione scientifica. Noi non
riteniamo opportuno fare questa ricerca. Volevamo soltanto illustrare un
metodo scientifico per la ricerca di nuove formule e nuove leggi.
Ma altre cose ci preme osservare, con
riferimento ai Quid.
LE ONDE DEI QUID
Il nostro esperimento si è occupato
della Meccanica (del campo gravitazionale), dell' Acustica, della Termologia,
dell' Ottica, dell' Elettrotecnica (Elettricità e Magnetismo) e dei Quid.
Semplici considerazioni di estensione
alle varie colonne della tabella delle leggi, unità e grandezze riscontrate
sulle altre, ci inducono a parlare di onde gravitazionali, onde sonore, onde
termiche, onde luminose, onde elettromagnetiche ed onde dei Quid. Tutte onde
che si distinguono solo per la frequenza di vibrazione, consentendo il
passaggio graduale dalle une alle altre ed il conseguente passaggio da un
senso all' altro dello stesso sperimentatore o da un ricevitore fisico ad un
altro.
Abbiamo supposto che le onde dei Quid
raggiungano la nostra sfera psichica, e, quindi, il sesto senso.
Sappiamo che i campi magnetici esercitano
azioni sulle correnti e le correnti sui campi magnetici; che il campo
magnetico ed il campo gravitazionale esercitano azioni composte su corpi
paramagnetici pesanti, ecc... Se le forze di alcuni campi del nostro studio
interagiscono, tutti i campi interagiscono, anche quello dei Quid. Se la
variazione di flusso di un campo genera a distanza correnti indotte, ciò lo
faranno tutti i campi. La variazione di flusso del campo di un Quid genererà
correnti indotte nei terminali nervosi afferenti ai vari cervelli, ove
risiedono altri Quid (Telepatia, Ipnosi,
Fascinazione). Ma, altresì, le
correnti indotte generate da un cervello negli utilizzatori di altro genere
creeranno fenomeni ritenuti finora paranormali (Telecinesi,
Polteilgrest,
ecc...).
ENERGIA UNIVERSALE
Ovviamente le forze di cui sopra e le
interazioni relative, che "animano" i suddetti campi esistono in
quanto in ogni colonna della nostra tabella esiste una "energia". Ad
esempio, nella riga dei potenziali le formule riportate riguardano l'
"energia potenziale" dei vari campi, che è uno dei numerosi aspetti
dell' "energia" in senso lato, che, ricordiamo è "l'
attitudine a compiere lavoro"
Facciamo rilevare che la tabella così
come è concepita, può avere altre colonne, prima della prima, dopo dell'
ultima e fra le altre. Ad esempio la colonna "elettrotecnica"
potrebbe scindersi in due colonne "elettricità" e
"magnetismo", cosa che non abbiamo fatto in ossequio al principio di
equivalenza di Ampère, che afferma che "agli effetti teorici e pratici
un circuito elettrico equivale ad una calamita".
Data la continuità della variazione di
frequenza, è impensabile che le energie delle diverse colonne siano energie
diverse. E' la stessa energia che assume vari aspetti, al variare della
frequenza. E', certamente, una energia affascinante da tenere in grande
considerazione, se si pensa che è "onnipresente", dal microcosmo
dei quid, al macrocosmo dell' universo, ed "onnipotente".
GENERALIZZAZIONE DELLA TEORIA DEI QUID
Ricordando che il "Quid" l'
abbiamo assunto come incognita, siamo ora in condizione di estrapolarla dalla
tabella e considerare la sua colonna quale generica rappresentazione di tutte
le colonne, note od incognite, ove il "Quid" sia la variabile
indipendente che assume, di volta in volta, i valori M, S, C, L, E, ecc.... La
nostra sesta colonna, in tal caso, avrà la soluzione, come finora sospettato,
QUID = MENS
La colonna dei Quid, così generalizzata,
sarà la colonna incognita da utilizzare, via via, per riempire tutte le
caselle vuote.
Il numero delle sue formule, e quindi,
delle sue leggi, è notevole perché le sue formule si ottengono
generalizzando tutte le formule note delle colonne parallele. Queste colonne,
peraltro, sono molto più numerose di quanto non possa sembrare; difatti fra
esse sono compresi altri rami della Fisica che non abbiamo citato per
semplicità, come Idraulica e Aerostatica, ed altri che forse non sospettiamo.
O forse.... tutti ?
Questa energia, presente in tutti i casi,
che è movimento e "vita", è una energia che anima tutto l'
Universo, dal microcosmo al macrocosmo, e che "governa" lo stesso
con le sue leggi numerose e perfette, immanenti e universali. Questa energia,
con le sue forze ed i suoi campi variabili, con le sue onde sinusoidali ed i
suoi flussi di induzione variabile, interagisce, per mutua induzione, con
tutte le entità della tabella, anche con le nostre menti. Non si tratterà,
per caso, di un "afflato Divino" ?
APPLICAZIONI DELLA TEORIA DEI QUID
Abbiamo ritenuto di risolvere la prima
colonna incognita dei Quid con la soluzione: QUID =
MENS. Cioè abbiamo
ritenuto, per considerazioni biofisiche, che le frequenze di cui parlavamo
erano quelle del pensiero.
L' entità in gioco,
Quid, è dunque la
"Mente".
L' energia in gioco è l'
"energia
mentale" o "pensiero"
L' interazione tra due menti è
direttamente proporzionale al prodotto delle due quantità mentali,
inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza e dipende dalla
natura del mezzo interposto. La costante X dipende dal mezzo.
F= X (Q x q)/d2
Il "campo mentale" è lo spazio
entro il quale si risentono gli effetti di una mente. Teoricamente infinito,
praticamente no.
L' "intensità del campo
mentale" è equivalente alla forza che si esercita su una mente di valore
unitario, q = 1 :
H = X Q/d2
Il "potere mentale" è l'
energia potenziale in un punto del campo mentale. Esprime il lavoro che la
forza mentale compie per attirare a sè la mente di valore unitario o per
espellerla ai limiti del campo.
V = X Q/d
Il "lavoro mentale" è il
lavoro che la forza mentale compie per attirare a sè la mente di valore
"q" o per espellerla ai limiti del campo.
L q/d
Si potrebbe andare avanti