Evidenza psicofisica per l'esistenza di un detettore
del movimento radiale e circolare
Obiettivo: L'obiettivo della
mia tesi, che ho condotto con la guida del Professor David C. Burr, consisteva
nel dimostrare l'esistenza di un detettore indipendente del movimento radiale
e circolare e di conoscere da quali e da quante componenti è composto.
I movimenti radiali e circolari sono importanti, perchè sono due
delle componenti dei campi del flusso ottico, le configurazioni del movimento
visivo che incontriamo quando ci muoviamo attraverso il nostro ambiente,
che forniscono le informazioni sul movimento di sè stessi e sulla
struttura del mondo esterno.
Metodo: Gli stimoli utilizzati
in questo esperimento erano una configurazione di punti casuali in movimento
(Fig. 1).
Fig. 1
Una proporzione di punti veniva spostata per produrre il movimento
radiale, circolare e a spirale (sia radiale che circolare), mentre gli
altri punti si muovevano casualmente. Se rappresentiamo le condizioni sperimentali
su un sistema di assi cartesiani, in cui a 0 gradi gli stimoli sono in
espansione e a 90 gradi in rotazione, ed in cui perciò, l'espansione
e la contrazione sono posti alle due estremità dell'asse orizzontale
e la rotazione oraria ed antioraria alle due estremità dell'asse
verticale, a 45 gradi c'è il movimento a spirale. Gli stimoli variavano
in funzione dei gradi. Vi erano 13 condizioni sperimentali (Fig. 2).
Fig. 2
Ai soggetti veniva richiesto di discriminare la direzione del movimento:
l'espansione dalla contrazione, la rotazione oraria da quella antioraria.
Da prova a prova, la proporzione dei punti in movimento coerente veniva
determinata dalla procedura adattiva QUEST e le soglie venivano calcolate
interpolando una curva cumulativa gaussiana ai dati psicometrici. Ho fatto
l'analisi fattoriale delle componenti principali dei logaritmi dei dati
ottenuti dai soggetti.
Risultati: sono stati estratti
due fattori, fornendo la prova psicofisica per l'esistenza di un detettore
del movimento radiale e circolare, composto dai due fattori trovati che
rappresentano i due tipi di movimento che il detettore può individuare
(Fig. 3).
Fig. 3
Ho fatto l'interpolazione gaussiana dei due fattori estratti (Fig.
4) ed infine ho eseguito l'interpolazione dei dati dei singoli soggetti
con la somma delle gaussiane dei due fattori.
Fig. 4
Conclusioni: I risultati
di questo studio suggeriscono che c'è soltanto un detettore specifico
per il movimento radiale e circolare composto da due fattori ortogonali,
cioé dai due tipi di movimento che riesce a individuare.