Aggiornato il 7-12-98
Glossario di noi giovani
Ho cercato di raccogliere qui quante piu' parole tipiche delle città che mi circondano: tenterò dunque di esplorare modi di dire delle varie Ferrara, Bologna, Forlì, Rimini... Siete quanto mai pregati di spedirmi (se emilio-romagnoli) parole che non ho incluso!
Un particolare ringraziamento ai collaboratori che mi hanno fornito termini nuovi e correzioni: Stefano Giovannini, Maurizio Guerra, Andrea Fabrizi, Bruno Donati, Leonardo Avella, Dr. Nick.
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Integrandola con termini che io ho dimenticato ma voi no!!!! Onde...

scrivetemi!!!
Particolarmente dedicato a Leonardo Avella (mio insostituibile collaboratore
che ogni mese mi manda 4-5 termini nuovi, FATELO ANCHE VOI!):

A bòmba /a 'bòmba/ · molto: ne so a bomba, ne so a pacchi. 
A bùco /a 'bùco/ · veloce, forte: andare a buco, andare forte. 
A bùsso /a 'bùsso/ · veloce: andare a busso, andare veloce. 
A chiòdo /a 'chiòdo/ · veloce: andare a chiodo, andare veloce.
A cùlo col mondo /a 'cùlocol'mondo/ · ve
A lìtri /a 'lìtri/ · molto: ne so a litri, ne so a pacchi. 
A livélli /a li'vélli/ · molto: quella lì è bastarda a livelli.
A pàcchi /a 'pàcchi/ · molto: ne so a pacchi, sono davvero preparato. 
A rànda /a 'rànda/ · veloce: andare a randa, andare veloce. 
A trònchi /a 'trònchi/ · molto: ne so a tronchi, ne so a pacchi. 
Abbiòcca /ab'biòcca/ (FE) s.f. (ma si usa anche abbiocco) · stanchezza, sonnolenza. Abbioccàrsi /abbioc'càrsi/ v.tr. · addormentarsi per sbaglio a causa di un abbiocco. 
Addòsso /ad'dòsso/ · usato per enfatizzare (in una frase) una cosa sgradevole che si crede di avere: c'ho una sfiga/fattanza/cassa -! Stàre addòsso /stàre ad'dòsso/ v.intr. 1 assillare, stare dietro a, filare: Gallo mi sta addosso: ci prova con me. 1 stare antipatico, sulle palle: Gallo mi sta addosso: mi sta un bel po' antipatico.
Affrontàre /affròn'tàre/ v.tr. · Riuscire a reggere qualcosa (exp. usato per professori di materie ostiche): Analisi II con Matarasso proprio non s'affronta!
Ah dì! /a di'!/ (RN) [tipica inter. riminese] · Tipica interiezione riminese, che sta per: fa un po' te, vedi tu, con l'accezione di 'io non ci posso far niente': Oggi ho perso l'autobus! -!
Alla frùtta /'àlla 'frùtta/ avv. · Alla fine: sono alla frutta: ho già dato, sono stanco morto, non ce la faccio più. 
Alla Mariànna! /Alla Mari'ànna/ (RN) · Tipica interiezione riminese, che sta per: ossanto cielo, porca miseria, accipicchiolina. 
Alla vècchia /alla'vècchia/ avv. (BO) · alla buona, come capita: mangiare una pizza -: mangiarla con le mani. 
Altro /'àltro/ avv. · convenzione usata dalla romagna bene nei negozi. Il cassiere chiede: "altro?" per sapere se la persona è a posto. Se non vuole altro la persona paradossalmente risponde: "altro!". Esempio: Altro? Sì, anche un etto di prosciutto e un po' di cipolline... Altro? Hm....altro.
Andàzzo /an'dàtzo/s.m. · andamento a grandi linee di una situazione. Andiamo a quella festa famosa? Ci sono passato prima e l'andazzo non era un granché...
Apparecchiàto /apparec'chiàto/ agg.s.m. (BO) · messo, vestito, che si presenta in un certo modo (usu. negativo): oh ma come sei apparecchiato?
Appicciàre /appic'ciàre/ v.intr. · accendere, dare un piccio, donde il detto chi riccia appiccia, di intrepetazione ignota alla Bologna bene. 
Attizzàre /attit'tzàre/ v.intr. · attirare, ispirare sesso, risvegliare gli appetiti sopiti: quella bionda m'attizza una cifra!
Avére (già) dàto /a'vére 'dàto/ v.intr. · avere già fatto tutto il possibile tanto che non si può più continuare, usato spesso in risposta a domande propositive: Facciamo un ultimo salto in pista?!? No, grazie, io ho già dato!
Baccagliàre /bacca'gliàre/ (MI) v.tr. 1 concupire: quella là è un bel baccaglio! Quella me la baccaglierei troppo! 2 tampinare: quel serpente di Marcello mi baccaglia la morosa! 3 agguantare (e non mollare la presa): è tutta sera che baccaglio stretto una tipa... 4 usufruire di (qualcuna): ieri notte abbiamo finalmente baccagliato! 5 ciozzare (vedi ciozzare): le ragazze passano ore a - dei ragazzi
Bagattàto /bagat'tàto/  (FE) s.m. · Malconcio, mal messo: c'ho il joystick bagattato, non va più l'autofire! Ieri sera con tutto quell'alcool mi son proprio bagattato! (Um son bagattè!)
Baldòne /bal'dòne/ (FE) s.m. · Cesso (specialmente usato per brutte ragazze). 
Balòtta /ba'lotta/ (BO) s.f. 2 gruppo di amici, preferibilmente di Bologna: stasera non posso, esco con la mia -. 2 Casino costituito dalla riunione di molti amici: fare -, fare casino in compagnia; fare qc in -, fare qc tutti insieme. 
Bàmba /'bàmba/ (MO) s.f. · Bamboccio, deficente: oh, ma sei proprio un bamba!
Bambanàre /bamba'nàre/ v.tr. · parlottare, dire, alludere: cosa bambani?!? Cosa stai farneticando? 
Bastàrdo déntro /ba'stàrdo 'déntro/ s.m. · Particolarmente bastardo: ma allora sei -!
Battezzàre /battéd'zare/ (BO) v.tr. 1 lasciare perdere, dar su: Reti logiche l'ho battezzata perchè era troppo difficile! 2 venire a conoscere, capire (usu. di persone) Diego l'ho già battezzato: ho già capito che tipo di persona sia. 3 Dare un soprannome: Ferri al prim'anno ci ha battezzati tutti!
Bàzza /bad'za/ (BO) s.f. · Cosa, affare. Usato perlopiù nel caso positivo: Ho una - per avere quel CD a metà prezzo | che -! Bazzigàre /badzi'gàre/ (BO) v.intr. · Avere a che fare con qu, frequentare un certo posto, essere imbazzato. Imbazzàto /imbad'zato/ s.m. 1 collegato in qualche oscuro modo con qc o qu: Riccardo è - con una bella biondona. 2 avente le mani in pasta, raccomandato, avere delle bazze di ignota origine: Perché lui entra gratis? Mah...sarà -!
Bècca /'bècca/ s.f. · pene. La regola del beccone non sbaglia mai (Gem Boy)...
Beccàre /bec'càre/ v.tr. 1 cuccare, prendere. Ma sai che ieri sera ho visto Titrombo per caso in stazione?!? 2 (FE) pungere, specialmente con punture causate da insetti.  Ho 3 becchi in fronte, maledette zanzare ferraresi!
Bidòne /bi'done/ s.m. 1 luogo dove si butta la spazzatura, cestino. 2 (fig.) (di ragazza) brutta, inguardabile.  Bidonàre (fml. dare un bidone) v.tr. · Mancare all'appuntamento con qu: ieri l'Antonella mi ha bidonato
Bìro! /'biiiiiìro!/ s.f. (BO) · parola dai multipli significati (etimologia: da 'te lo scrivo': con cosa scrivi? Con la biro! Donde la metonimia) usata come interiezione 1 qualche cosa non va, che sfiga, cheppalle, che rabbia: Scacco matto e te lo scrivo! Biro! Avevo quasi vinto! 2 Vuoi far sesso con me? (ancora in fase sperimentale) 
Biòzza /'biòzza/ s.f. (BO) · abbiocca. 
Boccheggiàre /bocched'giàre/ (BO) v.tr. · trovare, incontrare, scoprire: ieri vi ho cercato in piazza ma non vi ho mica boccheggiato!
Bònza /'bòndza/ (FE) s.f. · Prominenza della pancia derivante da troppo cibo o (più frequentemente) da alcool.
Borazzòne /borat'zone/ (FE) s.m. · sborone. 
Bòrraz /'bòrratz/ (FE) s.m. · sborone, letteralmente forma contratta per borazzone. 
Bòtta /'bòtta/ s.f. 1 colpo, usu usato dai giovani nel senso dell'alcool: dopo aver polaccato sto cocktail m'ha dato una - che non ci sto più dentro! 2 colpo subitaneo causato dall'azione di una matrice su uno spazio vettoriale: C'è la matrice T-1 per A per B che dà una gran - allo stato! (Castaldi) 3 Atto sessuale fine in se stesso: le darei una botta e via: ci copulerei ben volentieri ma senza coinvolgimento sentimentale.
Bozzìllimus /bod'zìllimus/ s.m. · Avente una bonza non indifferente: Simpanal è bozzillimus!
Brànda /'brànda/ (BO) s.f. ·  letto, soprattutto usato nella forma: vado in -: vado a nanna. 
Brénso /'brénso/ (FE) s.m. · tosto, duro, difficile: quest'esercizio è davvero -!
Brésca /'brésca/ s.f. ·  fattanza, ubriacatura. Imbrescàrsi /imbré'scàrsi/ s.m. ·  ubriacarsi.
Brìna /'brìna/ s.f. 1 (FE) freddo, polo: che brina che c'è a quest'ora! 2 (BO) Abbiocca, goffaggine, smaronamento: mè, ma che brina c'hai oggi?!?
Bròda /brò'da/ s.f. · Carburante per il proprio veicolo: benzina e/o miscela. 
Brònza /'brònza/ s.f. · rumore sgradevole emesso col posteriore, scorreggia: mollare una -: scorreggiare. 
Bùlbo /'bulbo/ (BO) s.m. · Capigliatura, insieme di capelli: mè, ma che bulbo c'hai oggi? C'hai un bulbo della madonna!
Bùrella /bu'rèlla/ (BO) s.f. · Prominenza della pancia derivante da troppo cibo o (più frequentemente) da alcool. 
Busòne /bu'sòne/ (BO) · Omosessuale. 
Bùzza  /'bùddza/ (BO) s.f. · Prominenza della pancia derivante da troppo cibo o (più frequentemente) da alcool: Il Simpa c'ha una gran buzza.
Cà ad Dio /cad'dìo/ (FE) avv. · lontano, in un posto irraggiungibile, in culo ai lupi: indù sègna? A caddio!
Cà di Balùzzi /cadiba'lùzzi/ avv. (Casarini) · in fondo al mondo, lontano, a caddio: dove siamo? Siamo a -!
Cabézza /ca'bédza/ s.f. (BO) · Testa, exp. capellona: Vench ha una GRAN -!
Cagàre /ca'gàre/ v.tr. · dare retta: la Dany non caga! Cagàre la mòssa/Cagàre pari /cagare la 'mossa/ (BO) · (usato in forma negativa) cagare minimamente: la chiamo ma sta qua non caga la mossa!
Campanàre /campa'nàre/ t.intr. · Capire, arrivarci. Usato anche in forma transitiva seguito da parole scurrili come sega, pene: non campano più una sega: non capisco più niente. 
Cappèlla /cappèlla/ s.f.· errore di notevole peso, usato col verbo fare: che - che ho fatto!!! Cappellàre /cappel'làre/ s.f.· fare una cappella. 
Carnàccio /car'nàccio/ (BO) (dispregiativo: carnazzo) s.m.· materiale porno, specialmente una videocassetta o un giornalino.
Cappottàre /cappot'tàre/ v.intr. 1 ribaltarsi con un mezzo di trasporto: ieri ho fatto un incidente: ho cappottato la delta integrale, tre chili e mezzo di danno. 2 ribaltarsi mentalmente, per esempio bevendo, drogandosi, etc: hai visto Palline? E' cappottato da qualche parte...
Càrtola /'cartola/ (BO) s.m.· persona notevolmente stimata, in gamba, sborone in senso buono; letteralmente faccia (faccia tosta, sempre comunque in senso positivo): Mèeerda, che - che sei! Mèèè, che - che c'hai!
Casìna /ca'sìna/ s.f. · casa. 
Càssa /'càssa/ (BO) s.f. · ubriachezza, sbornia e/o stato mentale ad essa associato: oh, cioé, lascia perdere che c'ho una - addosso!Càssa imperiàle: cassa particolarmente marcata, gran cassa
Catturòne /cattu'ròne/ s.m. · azione violenta di brancare una persona, immobilizzarla e farle qualcosa di spiacevole, exp. usato in gergo militare.
Céffo /'céppfo/ (AR) s.m. · pirla, sciocco (a differenza di geppo non è uno stato d'essere ma riguarda un comportamento in particolare). 
Che bèlla cosa! /ké pèlle kò-zè/(Kinta) · non vuol dir nulla più che in italiano, ma qui raggiunge una connotazione idiomatica. 
Ciòrdo /'ciòrdo/ (FE) s.m. · imbranato, rimbambito, scemo. 
Ciòzza /'ciòtza/ s.f. 1 (MO) ragazza chioccia, pettegola. Dicesi delle teen-agers che spettegolano a velocità ultrasonica, riempiendo il discorso di squittii, gridolini, risate più o meno sguaiate, sovrapponendosi in un intrico cacofonico di voci che richiama il verso delle galline chioccie, per analogia fonetica e contenutistica. 2 (BO) bugia. Ciozzàre /'tciot'zàre/ (MO) spettegolare da ciozze (nell'accezione modenese). 
Cipollàre /cipol'làre/ (BO) v.tr. · andare intorno a qualcosa, smanettare, pasticciare: Scusa, ieri ti ho cipollato il computer
Cìppa /'cìppa/ (RA) s.f. 1 pene (propriamente parte finale): assaggia sta - di ca**o (Titta) 2 filtro di camànzo. 
Cirpatrìce /cirpa'trice/ s.f. · Ragazza che te la fa nasare e sembra starci ma in realtà vuole solo accerchiarsi di quanti più uomini possibili, senza farseli (Tudech): La Daniela è proprio una gran cirpatrice
Còmpa /'còmpa/ compagnia, nel senso di gruppo con cui si sta in balotta. 
Còtto /'còtto/ s.m. 1 stanco, provato, distrutto fisicamente: ho corso per un'ora e ora son -! 2 fuori, ridotto a uno straccio per vari motivi: dopo tutte ste birre sono proprio -! Còtto come un melòne: particolarmente fuori. 
Crìcca /'crìcca/ (FE) s.f. · sporco, specialmente quello della pelle: dopo il lavoro c'ho una - addosso che mi devo lavare persino col sapone! Criccòne /cric'còne/ s.m. · zozzone, uno che s'incricca spesso: mè, che - che che sei, quant'è che non ti lavi?
Cuccàre /cuc'care/ v.tr. · aver successo nell'intorto: oggi Giuà ha cuccato in discoteca!
Cùccio /'cùccio/  1 scossone: mè, chi è quel grezzo che mi ha dato un -?!?. 2 tiro di sigaretta: dammi un -, va', che non le ho oggi!
Cùlo, stàre sul /stàre sul 'culo/ (BO) v.intr. · avere poca voglia di fare qc, avere a noia: mi sta sul - venirti a prendere stasera fin dopo il Maggiore! Nota:"Principalmente usato dalle donne per ovvi motivi fisici..." (Giovannini
Dàrci a mùcchio /'dàrci a'mùcchio/ · rinunciarci dopo svariati tentativi: Come va con la biondina? Lascia perdere! Ormai ci ho dato a mucchio...
Dar su /dàr sù/ v.intr. 1 lasciare perdere: stavo studiando Elettrotecnica ma poi gliel'ho data su. 2 provarci apertamente con una: guarda moh Gallo che dà su a quella tipa!!!
Dòlce /'dolce/ (AR) s.m. (anche pronunciato dolz) ·  un po' geppo, pirla, ingenuo, impacciato, sfigato. Majjal, cum tiè dolz!
D'un'altra /dun'àltra/ avv. (BO) · d'un'altra categoria, tutt'un'altra storia: hai visto la homepage di Rolando? E' -!!!
Fàme/'fàme/ s.f. · Voglia, appetito di tipo sessuale, o comunque correlato a rapporti psicologici nei rapporti tra giovani donne e giovani uomini, exp. usato da uomini per queste ultime: Ice ha proprio una gran -!
Fànga /'fànga/ s.f. · scarpa. 
Fàre il dànno /'fàre il 'dànno/ v.intr. · fare una cosa fatta male, dannosa per maldestria o sbadataggine (non sembra ma è idiomatico!): ti avevo detto che se ti muovevi così poi facevi il danno!
Fattànza /fat'tàntza/ s.f. · essere fatti, cotti: c'ho una - addosso che non mi reggo in piedi! Quando la - diventa grande e la tua testa si fa pesante (Gem boy). 
Fàtto /'fàtto/ s.m. 1 cotto, o più propriamente drogato, comunque in condizioni psicoattitudinali non di default: oh, cioé, son - duro! 1 rafforzativo, che sta per incredibile, notevole: che - idiota!
Fèrro /'fèrro/ s.m. · mezzo di locomozione motorizzata: whé, vecchio, che ferro che hai sotto al culo!
Fìglio /'figlio/ · ragazzo, spesso accompagnato a giudizi negativi: ma com'e' messo quel -?!?
Fòtta /'fòtta/ (BO) s.f. · voglia irresistibile: ho una gran - di far sesso.
Fùngere /'fùngere/ (AR) v.intr.· funzionare: cos'ha il computer? L'hai messo a posto? Sì, ma non funge lo stesso!
Fuòri, éssere /esser 'fuòri/  v.intr.· aver perso le proprie capacità per colpa di donne, alcool o droghe; spesso usato nella forma: oh, ma sei fuori?!? Esser fuori come un balcone/ come un culo/come uno zerbino/dai coppi: essere particolarmente fuori.
Gàtta, andàre in /andare in'gàtta/ (BO) [anche: fare la gatta] v.intr. · ubriacarsi.
Géppetto /'géppo/ (BO) (anche in Jack Frusciante!) s.m. · vedi geppo.
Géppo /'géppo/ (BO) (forma contratta di geppetto) s.m. · stupido, o ingenuo, in generale poco sveglio: Diego è un po' -, ma io gli voglio bene lo stesso
Ghèllo /'ghèllow/ s.m. (BO) · soldo, usato nella forma negativa: non ho un -: non ho un soldo. 
Ghiacciàre  /ghiac'ciàre/ v.intr. (o anche inchiodare) · frenare bruscamente col proprio mezzo. 
Ghìgna /'ghìgna/ (BO) s.f. · risata. Farsi 2 -: farsi due risate in compagnia. 
Giànda /'giànda/ (FE) s.f. · vacca, troia. Conosci la Samantha? E' una gran giandona!
Giàndo /'giàndo/ (BO) s.m. · alto. Conosci Danilovich? E' una gran giandone!
Giòtta /'giòtta/ (BO) s.f. · grassottella, alla lettera rotonda (giotto=cerchio) 
Gìro /'giro/ (BO) s.m. · a sto -, questa volta. 
Gìro del prugnòlo /'gìro 'délpru 'gnòlo/ (Pianoro) s.m. · giro stupido che consiste nell'andare da A a B passando per un C che non è neanche lontanamente comodo: Veh moh che navigatore che sei: dovevamo fare appena un chilometro e tu ci stai facendo fare il -!
Grìccio /'grìccio/ s.m. · tirchio, che non vuole spendere tanto (e di solito preferisce scroccare ad altri): Aladano è un gran griccione.
Gubbiàre /gub'biàre/ v.intr. · dormire, poltrire, fare un pisolino. Gubbiàta: pisolino.
Gùfo /'gùfo/ s.m. (MO) · vigile urbano. Gufàre /gu'fàre/ v.intr. · portare iella: tirare una gran gufata: gufare per benino.
Guzzàre /gutt'zare/ v.tr. · Fare sesso, all'amore: guzzare qu, copulare con qu.
Iàzza /'iàtza/ s.f. · sfortuna, iella: Mé, che iazza che porti!!!
Imbarcàto /imbar'càto/ v.tr. · Innamorato, affetto da cotta (imbarcatura): sono proprio imbarcàto della Silvia, sono ancora cotto di lei (Giovannini).
Imbastìto /imba'stìto/ (MO) · legato nei movimenti, goffo: ma quanto sei - oggi?!?
Impàsto /im'pàsto/ s.m. (BO) ·  Goffaggine intrinseca nell'agire, usu. non cronica: mè, ma che - c'hai oggi? Impastàto /impa'stàto/ s.m. (BO) ·  Persona che ha un impasto: cacchio Ric ma quanto sei - col motorino?
Inchiodàre /inchio'dare/ v.tr. · Fermare una o più tipe con il chiaro intento di intortarle. 
In cùlo ai lùpi /inculoai'lupi/ (BO) · Lontano, sperduto (exp. usato per il moto a luogo): ma dove cacchio stiamo andando? In culo ai lupi!
In cùlo al mòndo /inculoal'mondo/ (BO) · Lontano, sperduto (exp. usato per lo stato in luogo): ma dove rimane Argelato? In culo al mondo!
Infòio /in'fòio/  s.m. · Esaltazione per qualche cosa: ora Zerbo ha l'- della homepage. Infoiàto /info'iàto/  s.m. · Esaltato, invasato per qualcosa, col chiodo fisso: Enrico è - coi computer e poi non studia
Infuocàto /infuo'càto/  (BO) s.m. · Esaltato, invasato per qualcosa, col chiodo fisso: Enrico è - coi computer e poi non studia.
Intappàto /intap'pàto/ (BO) s.m. · vestito bene: guarda Baietti com'è intappato: che maraglio!
Intortàre /intor'tare/ v.tr. · Provarci con una o più tipe facendo il simpatico. Intòrto /in'tòrto / s.m. · Atto di intortare, o anche fase di una serata in cui una persona ci vuole provare con tutte quelle che capitano: vieni in bagno con me? No, sto qui, sono in fase intorto! Intòrto furénte /in'tòrto fu'rénte/ s.m. · Intorto particolarmente peso o spudorato o prolungato.
Ladràre /la'dràre/ v.intr. ·  barare. Mi hai guardato le carte? Non ladrare, bastardo! Ladràta /la'dràta/ s.f. ·  furto, nel senso di cosa disonesta, o inganno. Che ladrata la birra in sto pub!
Légno, di /di'légno/ ·  (superlativo: di plastica) Fetecchio, inutile: la mummia ciclopica è -! Meglio 2 tette di plastica che una figa - ! (Sky Zamboni).
Litròne /li'tròne / ·  Boccale di birra da un litro. Chi si fa il litrone con me?!?
Lumìno /lu'mìno/  s.m. ·  terzo incomodo in una coppietta, presunta o tale: ieri sera c'ho provato tutta sera con la Chiara ma quello stronzo di Alfredo ha fatto il lumino e non abbiamo avuto neanche un minuto da soli!
Lùzzo /'lùttzo/ s.m. (BO) ·  pesante caduta, volo in avanti, capitombolo, ruzzolata per terra. 
Majjàl /mai'alFE/ (FE) · Interiezione tipica ferrarese, che esprime stupore: -, amè cascà al moturén intàl canàl!
Mandàrla /man'dàrla/ (RN) · Saperne, essere preparati, comunque eccellere in  una disciplina: Riccardo la manda in matematica | Luca la manda in filosofia
Mànico /'manico/ (FE) s.m. · bravo, abile nel fare qualcosa: Cesareo è un - con la chitarra
Manòne /ma'nòne/ s.m. · atto di masturbazione maschile. 
Ma va là / mà (DO) va' (SIb)(FA)/ (RN) [tipica inter. riminese] · Tipica interiezione riminese, che sta per: è impossibile, non la vedo così; si noti l'inflessione musicale, tipica appunto della zona di Rimini. 
Maràglio /ma'ràglio/ (BO) s.m. · burino, sborone (usato nell'accezione negativa). 
Maròne /ma'ròne/ s.m. 1 (MO) errore, sbaglio. 2 (BO) usato in forme negative, tipo non capire un -: non capire nulla. 
Marcàre /mar'care/ (FE) v.tr. 1 provarci con una ragazza. 2 apparire: marca male!, Non è bello se ci vedono! 
Mésso /'mésso/ s.m. · smasato: come sei messo (si può omettere il 'come')?!? Come sei apparecchiato? 
Mìghty /'maiti/ (AR) s.m. · potente, possente, 'troppo': Peul è -
Minèlla /mi'nèlla/ s.f. · (usato nel calcio) tiro particolarmente forte.
Mòccolo /'mòccolo/ s.m. · parte dai colori variabili tra il giallo e il verdognolo uscente dal naso (di consistenza gelatinosa), altresì nota come muco nasale (credo!): vuoi un fazzoletto? Ti sta colando del moccolo! Règgere il mòccolo /'règgere il'mòccolo/ v.intr. · fare il lumino. Se porti quella tua amica gnocca bene, sennò niente, non ho mica voglia di reggervi il moccolo tutta sera, sai?!?
Morsàre /mor'sare/ (FO) v.intr. · provarci con una ragazza. 
Muràto /mu'ràto/ s.m. (BO) · posto sovraffollato: ieri sono stato al Ca' de mandorli ma era -!
Mùsta /'mùsta/ s.f. (BO) · smorfia, faccia che si fa. 
Ne sa /ne'sà/ (dal verbo saperne) (BO) 1 è una buona idea: di andare alla Morara stasera - a tronchi, no?!?  2 è molto preparato a riguardo: quel figaccio di Riccardo di Meccanica Razionale - a pacchi!
Oca /òca/ (GBM) s.n. · merda.
Ohi! /'òji/ inter. · interiezione con accezione positiva. Ma lo fanno apposta a portare delle minigonne così corte? Ohiiii! (Gem boy)
Pàcco /'pàcco/ (BO) 1 parte del corpo maschile ubicata intorno al membro virile: porcona! Mi hai toccato il -! 2 Delusione, deludente, brutto: quella di ieri è stata una serata pacco. Domani ho il turno pacco: mi alzo alle 5! 3 Bidone: spiegami il pacco ieri sera! Tiràre il pàcco /ti'ràre il 'pàcco/ · Bidonare. 
Paciùgo /pa'ciugo/ m.s. (FE) 1 (fig.) errore, guaio (eventualmente dato dalla mescolanza di tante cose): guarda che - hai fatto in quel disegno! 2 spazzatura, mondezza: butta 'sta roba nel -!
Pàglia /'pàglia/ s.f. ·  sigaretta. 
Pànico, essere messo da /èsser mésso da'pànico/ ·  avere un grosso problema (permanente o accidentale): essere sfigato, aver detto/fatto una cagata: cioè, sei messo da panico!
Pedàle /pe'dàlFEe/ s.m. (FE) 1 (si noti la 'elle' ferrarese) ricchione. 
Pétta /'pétta/  (FE) s.f. ·  parte dei capelli di coloro che li portano un po'lunghini ma non troppo e che terminano quasi senza motivo sul collo (dettato dalla pigrizia di non volerseli tagliare) 
Pìccio /'pìtcio/ (BO) s.m. · oggetto per accendere: dammi un piccio: dammi da accendere. 
Pèzza /'pezza/ (BO) s.f. · intraducibile di per sé, ha senso invece nelle due frasi: Attaccàre una pèzza: parlare con una persona oltre il desiderio di quest'ultima intrattenendola con discorsi che non le interessano: più spesso accade nei rapporti tra giovani uomini e giovani donne: ieri sera Riccardo mi ha attaccàto una pezza sugli integrali che non lo si reggeva! Mollàre la pèzza: chiudere questo tipo di rapporto: molla la -! Togliti dalle scatole. 
Pìlla /'pìlla/ (BO) s.f. · soldi. Vieni con me in disco stasera? Mi sa che passo per stasera: c'ho poca pilla! Essere in pìlla /'pìlla/  s.f. · avere i soldi: andrei a vedere il Bologna a Siviglia ma non sono per niente in pilla.
Pìppa /'pìppa/ s.f. · atto di masturbazione maschile.
Polàcca, bére alla /'pòlacca/ s.f. · bere tutto d'un fiato, fare un piombino, usque ad fundum. Polaccàre /polac'càre/ · idem. 
Pòker /'pòcher/ s.m. · almeno quattro due di picche in una sera: Hai attaccato pezza a qualcuna in disco? Taci che ho fatto poker!
Pòllege /all'inglese: come college ma con la p iniziale/ s.m. · interiezione che sta per: Oh, cioé, pollege!!!
Polléggio /pol'léggio/ s.m. · stato umano di forte rilassamento unito a fancazzismo totale: sto da Dio: sono in - totale. Polleggiàto /polleg'giàto/ s.m. · persona che si trova in polleggio, tranquillo, anche usato come esclamazione: allora, mi dai la pilla? Oh, beh, polleggiato, ecco qui il tuo deca!
Pòlo /'pòlo/ s.m. · freddo notevole: c'è un gran - stasera! C'ho un gran - addosso!
Pòme /'pòme/ s.m. · forma contratta per pomeriggio: di mattina dormo, di pome studio.
Pugnalàrsi /pugna'làrsi/ v.intr. · farsi una raspa.
Pùla /'pùla/ s.f. (anche pùlla) · polizia, o più in generale le forze dell'ordine: rallenta, vecchio, abbiamo la pula dietro!
Préndere in mèzzo /'préndere in'mèdzo/ (BO) v.tr. 1 coinvolgere una persona in un gruppo che magari prima se ne stava un po' in disparte, allo scopo di farla divertire, prenderla in giro, etc: Ti sei divertito ieri sera? Sì: dopo un po' mi hanno preso in mezzo e mi sono ambientato! 2 prendere in giro, per il culo, ridicolizzare (con l'accezione precedente di metterla al centro dell'attenzione): povera Kinta, ieri sera l'hanno un po' troppo presa in mezzo!
Pulsàre /pul'sàre/ v.intr. · insistere su una cosa in maniera fastidiosa: Ha iniziato a pulsarmi con la storia delle vacanze...
Radìcchio, andare a /an'dàre a ra'dìcchio/ idi. · andare veloce (IT), a manetta (MI), a tutta randa (FE). Curva a radicchio (BO) curva con angolazione q>p/2 presa velocemente (Giovannini). 
Ràcchia /'ràcchia/ s.f. · ragazza brutta.
Ràgno /'ràgno/ (FE) s.m. · tirchio.
Ràspa /'ràspa/ (FE) s.f. · atto di masturbazione maschile. 
Ravanàre /rava'nàre/ (FE) v.intr. · paciugare, rovistare, guardare: smettila di - intorno a quel cassetto!
Régaz /'régatz/ pl.m. · ragazzi: bèla regaz! ciao ragazzi! 
Ricchiòne /ricchiòne/ · Omosessuale. 
Rìnco /'rìnco/ s.m. · forma contratta per rincoglionito (con accezione più affettuosa): scusate, oggi sono un po' rinco.
Riprénditi /rip'rénditi/ · frase tipicamen te rivolta a un geppo o a uno che ha detto una cagata auspicandogli di riguadagnare il senno perduto (se mai possibile): ma come sei smasato? riprenditi, figlio!
Ròito /'ròito/ (FE) s.m. · brutta ragazza. 
Ròzzo /'ròtzo/ (FE) s.m. · mondezza, spazzatura. Specialmente usato per brutte ragazze.
Rugàre /ru'gàre/ v.intr. · dare fastidio, scocciare. Mi rughi un tot! (Gem Boy) Mi ruga un po' andare fin là! 
Rùsco /'rusco/ (BO) s.m. · mondezza, spazzatura. 
Sassàre /sas'sàre/ (BO) v.tr. · cacciar via, congedare in malo modo (per persone), buttar via (per cose): perché ieri mi hai sassato via a quel modo?
Sbòbba /'sbòbba/ s.f. · liquido generico di brutta apparenza, tipo: minestrone di ingredienti incogniti o (spesso) sperma: cos'è sta sbobba?!?
Sbocciàre /sboc'ciàre/ v.int. · esordire con, uscire con una trovata: non mi sbocciare con questa cagata! Non mi uscire con questa cagata!
Sboròne /sbo'ròne/ s.m. · uno che se la sburra, che fa il fico... e' sburòn de Bàccara: archetipo del tipo più sborone della Romagna. 
Spòmpo /'spòmpo/ s.m. (FE) · di bassa qualità: una brocca d'acqua spompa, una brocca di acquazza. 
Sbràgo /'sbràgo/ s.m. (FE) · divertimento causato da un avvenimento esilarante: hai visto Ace Ventura? Che -!
Scaràccio /sca'ràccio/ s.m. · sputo. Scaracciàre /scarac'ciàre/ v.intr. · sputare.
Schienàto /schie'nàto/ s.m. · spossato, distrutto fisicamente, cotto, alla frutta. 
Scrìvo, me lo /'mélo 'scrìvo/ v.tr. ·  non ho speranze, il discorso è chiuso: di dare 3 esami sta sessione -!!!
Scrìvo, te lo /'télo 'scrìvo/ v.tr. ·  non hai speranze, il discorso è chiuso, lascia perdere: Ora che ti ho mangiato la regina -!
Scròcco /'scròcco/ s.m. · arte o atto del chiedere ad altri parte di ciò che hanno, specialmente beni di consumo come cibo, bevande e sigarette, spesso rendendosi odiosi. Scròcco furénte /'scròcco fu'rénte/ s.m. ·  scrocco portato a limiti estremi. 
Scroccòne /scroc'còne/ s.m. ·  uno che ama scroccare, cioè praticare uno scrocco. 
Sgargiolìno /sgargio'lìno/ s.m. (FE) ·  sboroncello, in tono affettuoso. 
Sguràre /sgu'ràre/ v.tr. · pulire. 
Séga /'séga/ s.f. · atto di masturbazione maschile. 
Sgamàre /sga'màre/ v.tr. · beccare, pizzicare. Ti ho sgamato!
Sghétto /'sghétto/ (FE) s.m. · colpo di fortuna, farcela per un pelo: Ac sghèt che t'è fat!
Smaronàto /smaro'nàto/ s.m. · di cattivo umore tendente più al depresso che all'aggressivo. 
Smasàto /sma'sàààto/ (FE) · conciato, apparecchiato: ma come sei smasato? 
Sochmel /scaricane l'mp3!/ (BO) succhiamelo (interiezione tipica di Bologna): la mia prima volta è stato con mia cugina... -!
Spagliòne /spa'gliòne/ (BO) · spanizzo. 
Spanìzzo /spa'nìtzo/ 1 sborone che non può permetterselo: Gallo fa un po' troppo lo -. 2 generoso. 
Spianàto /spian'àto/ (FE) · messo: ma come sei -? Come sei messo? 
Spìnge /'spìnge/ v.intr. (BO) · attira, si guarda volentieri: quella biondona - una cifra!
Spòsta /'spòsta/ v.intr. (BO) · altera le condizioni precedentemente instaurate (in sua assenza): quella carta di magic - una cifra: non dovevano farla!
Stiàno /sti'ano/ (FE) s.m. · Ragazzo. 
Stòria /'stòria/ (AR: zturia) s.f. · fatto incredibile o ricco d'interesse: oh, cioè, che storia!
Stracciàre /strac'ciare/ (BO) v.tr. 1 Vomitare: ho stracciato l'anima: ho vomitato tutto il vomitabile. 2 Passare senza fermarsi violando la legge: stracciare il rosso, stracciare uno stop.
Sùbito /'sùbito/ · rafforzativo che sta ad indicare che non c'è speranza: se giochi quella carta sei subito cadavere (Aether)
Taccàgno /tac'càgno/ s.m. · spilorcio, ragno, tirchio.
Taffiàre /taf'fiàre/ (BO) v.tr. · mangiare. 
Tamàrro /ta'màrro/ s.m. · uno che veste e si atteggia da sborone, specie con canottiere attillate, gel e muscoli bene in vista. Molti comacchiesi sono dei gran tamarri
Tampinàre /tampi'nàre/ (BO) v.tr. · seguire, pedinare. 
Tamùgno /ta'mùgno/ (FE) s.m. · tosto, massiccio, usato anche per le persone: majjal, se sei - adesso che fai palestra! Quel livello è molto -!
Tanàre /ta'nàre/ s.m. · scoprire,  beccare, cogliere in flagrante: mi raccontava un mucchio di cagate ma io l'ho tanato subito.
Tarellàre /tarel'làre/ (BO) v.intr. · andare a manetta, in fretta. Tarella di brutto: ci tira un casino.
Tàsso /'tàsso/ (FE) s.m. · rumore, casino, baccano. Fate poco - voi due, zio càntant!
Telàio /te'làio/ (BO) s.m. · fisico, corpo, o anche insieme di varietà bidimensionali di R3 parametrizzate su un corpo infinitamente derivabili tranne al più su un insieme numerabile di punti (exp. usato per il corpo femminile): oh, guarda lì che figa! Oh, cioé, ma che - c'ha?!? (Gem boy)
Tìro /'tìro/ s.m. 1 respirata di una sigaretta: mi fai dare un -?. 2 pressione del tastino (di solito ubicato sotto al citofono) che apre il cancello (o il portone) di un condominio (o casa). Pizza! Che, mi dà il -?
Tomèlla  /to'mèlla/ pezza. Intomellàre: impezzare, attaccare una tomella: Ridge m'intomella con la sua chitarra: Ridge non la molla più. 
Totàle /to'tàle/ s.m. 1 notevole, incredibile, fico: quella carta è totale 2 un totale: molto, un mucchio: quella ragazza mi piace un totale!
Trànqui /'tranqui/ s.m. · [abbr.] Tranquillo: è una bazza -!, è un grande affare. 
Trimmàre /trim'mare/ (Guidorzi) v.tr.  · tagliare, o forse approssimare: E' difficile avere 2,91667 prede: eh, eh... bisognerebbe - opportunamente una preda!
Trìp /'trìpp/ (ingl., ad Argenta è anche pronunciato tràipp o tràippz) s.m. · viaggio, mania, fissazione mentale: mi è venuto il - degli mp3! Intrippàre: v.tr. · impezzare qu con un trip che magari questo non condivide: Simone mi ha intrippato tutta la sera coi suoi computer! Intrippàto s.m. · affètto da trip, nell'accezione di cui sopra; usu. usato in condizioni di fattanza. 
Tùnno /'tùnno/ s.m. · extracomunitario (più propriamente tunisino). 
Uàzza /'uàttza/ s.f. ·  (RA) fattanza, cassa, ubriacatura: che -!
Vècchio /vec'chio/ (BO) s.m. · [exp. usato dalle finte cartole] ragazzo, amico, usato per indirizzarsi a tali persone: oh vecchio hai da accendere? Bela vecchio, cum vèla? Whelà, come andiamo? 
Vèrra /'vèrra/ (FE) s.f. · Botta di fortuna, con l'accezione di sorte sfavorevole che muta in ultimo in fortuna: t'è fat la vèra! Sei stato assai fortunato. 
Zàgno /'zàgno/ s.m. · freddo, polo. 
Zèro /'zèro/ s.m. · Senza valore: a me proprio zero! Non me ne frega niente. 
Zipparìna /tzippa'rìna/ (FE) s.f. · Ragazzina (di quelle piccole che già si tirano e se la tirano): ah adesso te la fai anche con le zipparine?
Zompàre /zom'pàre/ v.intr. · saltare, nel senso di saltare addosso a qualcuno.
Zòzzo /'tzottzo/  (FE) s.m. · sporco, lurido: sono tutto -, corro a farmi una doccia. Zozzòne /tzott'zone/ (FE) s.m. 1 persona usa ad essere zozza, o zozza in quel peculiare momento. 2 persona che ama vedere film porno o fare porcate di tipo sessuale, maniaco: fuori dal mio letto, -!
Ztùria /'zturia/ (FE) s.f. · Storia, nel senso giovanile del termine: che -!, che bella cosa! 
Zumàta /dzu'màta/ (Quatter) s.f. · atto sessuale, con accezione affettuosa: se sputi sul tuo Cuore ci facciamo una bella zumata! (Quatter)

Unità di misura:
1 lira
500 lire
1'000 lire
5'000 lire
10'000 lire
50'000 lire
100'000 lire
1'000'000 lire
 
1 franco (un frénc, romagnolo)
100 scudi (zent scùd) (FO)
1 sacco, 1 gelato (Morsiani), 1 millino, una mille (Titta),
buono da mille (bon da mél, Valle di Savio)
1 cinquino
1 deca
1 multa (Carlesso), un cinquanta
1 centone
1 palo (BO), 1 chilo, 1 cucco (MO)

L'angolo del dialetto
(come dire, l'Accademia della Crusca mi fa un baffo!)
Parpadàz
Oz pumerèz i negoz iè chius!
Int'la cavèran
Avre
Urècha
(RA)
(FE)
(Peul*)
(Peul*)
(romagnola)
Sigaretta
Oggi pomeriggio i negozi sono chiusi
Nella caverna
Apri
Ricchione
(*) Peul, citato anche sotto mighty, è un mio compaesano che ama inventare nuovi termini dilaettali; di inimmaginabile valore, dunque, per questo glossario!


Locuzioni
Bévi làtte e pìsci yògurt /'bévi làtte e 'pìsci 'yògurt/ (Pederboni) · sei acido.
Mi càdono le bràccia /mi'càdono le'bràccia/ · Mi sto annoiando, c'è qualcosa che mi delude pesantemente. Le ragazze del Feudo sono delle gran gnocche, ma appena aprono bocca ti fanno cadere le braccia!
Mi scénde la caténa /mi'scénde laca'téna/ (anche solo: mi scende) · Mi sto stufando, sto perdendo la pazienza. Sembrava la donna della mia vita poi mi ha tenuto un'intera serata parlando di Zola e fuorigioco: m'è troppo scesa!
Préndersi dei nòmi /'préndersi dei'nòmi/ · farsi smadonnare dietro, prendersi delle madonne contro: gli ho pestato i piedi: sapessi quanti nomi mi son preso!
Tiràre dei nòmi /t'iràre dei'nòmi/ · smadonnare, imprecare.
Tranquìllo come un ràgno /tran'quìllo 'còme un'ràgno/ v.intr. · tranquillissimo.
Trovàre da dìre /tro'vàre da 'dìre/ v.intr. · litigare o trovare un pretesto per litigare. Ieri sera Vench ha trovato da dire come sempre...
Vìvere a cùlo col mòndo /'vìvere a'cùlo col'mòndo/ v.intr. · essere incazzati con tutto e tutti.

Marinare la scuola
(come lo si dice nelle varie province)
Argenta
Toscana
Pordenone
Faenza
Rimini
fare fuoco
fare forca
andare in marina
fare buco
fare i puffi

Dualità sessuale nelle parolacce (censured)
(le parolacce derivate da pene e vagina in che rapporti stanno tra loro?!?)
Maschietti
Femminucce
CAZZO:
cazzata
scazzo, scazzato
incazzato
cazziare
???
cazzotto
FIGA:
figata
sfiga, sfigato
infigato
???
fighetto, infighettarsi
???

Sega mentale mia: che i punti di domanda siano un errore di modello o anche voi credete in un glottonaturalismo (parallelamente al giusnaturalismo)?!? E se esiste una lingua naturale potremmo non avere ancora scoperto alcune parole 'naturali' che il mio modello ha evidenziato (se immaginiamo che il duale sia il contrario, a volte vero a volte falso)... ben vengano allora interpretazioni come:
 


Figòtto /fi'gòtto/ s.m. · carezza o comunque gesto fisico molto carino. Mi ha riempito di figotti su tutto il collo!
Fighiàre /fi'ghiàre/ s.m. · complimentarsi con una persona per una bella uscita o una bella azione. Ne ho parlato bene con la sua morosa e quando l'ha saputo mi fighiato subito!!!
Cazzétto /cat'zétto/ s.m. · uno che si veste trés clochard, molto male magari con molti orecchini, vestiti larghi e sporchi, capelli mal tenuti, tipo via Zamboni. Oh c'hai due spicci?!? No, mi spiace, sei un po' troppo cazzetto per i miei gusti! Incazzettàrsi /incazzettàrsi/ v.intr. · vestirsi trasandati, da cazzetto. Stasera si va al Ca'de Mandorli? No, giusto per sapere se incazzettarmi o meno!


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