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A bòmba /a
'bòmba/ · molto: ne so a bomba,
ne so a pacchi.
A bùco /a 'bùco/ · veloce, forte: andare a buco, andare forte. A bùsso /a 'bùsso/ · veloce: andare a busso, andare veloce. A chiòdo /a 'chiòdo/ · veloce: andare a chiodo, andare veloce. A cùlo col mondo /a 'cùlocol'mondo/ · ve A lìtri /a 'lìtri/ · molto: ne so a litri, ne so a pacchi. A livélli /a li'vélli/ · molto: quella lì è bastarda a livelli. A pàcchi /a 'pàcchi/ · molto: ne so a pacchi, sono davvero preparato. A rànda /a 'rànda/ · veloce: andare a randa, andare veloce. A trònchi /a 'trònchi/ · molto: ne so a tronchi, ne so a pacchi. Abbiòcca /ab'biòcca/ (FE) s.f. (ma si usa anche abbiocco) · stanchezza, sonnolenza. Abbioccàrsi /abbioc'càrsi/ v.tr. · addormentarsi per sbaglio a causa di un abbiocco. Addòsso /ad'dòsso/ · usato per enfatizzare (in una frase) una cosa sgradevole che si crede di avere: c'ho una sfiga/fattanza/cassa -! Stàre addòsso /stàre ad'dòsso/ v.intr. 1 assillare, stare dietro a, filare: Gallo mi sta addosso: ci prova con me. 1 stare antipatico, sulle palle: Gallo mi sta addosso: mi sta un bel po' antipatico. Affrontàre /affròn'tàre/ v.tr. · Riuscire a reggere qualcosa (exp. usato per professori di materie ostiche): Analisi II con Matarasso proprio non s'affronta! Ah dì! /a di'!/ (RN) [tipica inter. riminese] · Tipica interiezione riminese, che sta per: fa un po' te, vedi tu, con l'accezione di 'io non ci posso far niente': Oggi ho perso l'autobus! -! Alla frùtta /'àlla 'frùtta/ avv. · Alla fine: sono alla frutta: ho già dato, sono stanco morto, non ce la faccio più. Alla Mariànna! /Alla Mari'ànna/ (RN) · Tipica interiezione riminese, che sta per: ossanto cielo, porca miseria, accipicchiolina. Alla vècchia /alla'vècchia/ avv. (BO) · alla buona, come capita: mangiare una pizza -: mangiarla con le mani. Altro /'àltro/ avv. · convenzione usata dalla romagna bene nei negozi. Il cassiere chiede: "altro?" per sapere se la persona è a posto. Se non vuole altro la persona paradossalmente risponde: "altro!". Esempio: Altro? Sì, anche un etto di prosciutto e un po' di cipolline... Altro? Hm....altro. Andàzzo /an'dàtzo/s.m. · andamento a grandi linee di una situazione. Andiamo a quella festa famosa? Ci sono passato prima e l'andazzo non era un granché... Apparecchiàto /apparec'chiàto/ agg.s.m. (BO) · messo, vestito, che si presenta in un certo modo (usu. negativo): oh ma come sei apparecchiato? Appicciàre /appic'ciàre/ v.intr. · accendere, dare un piccio, donde il detto chi riccia appiccia, di intrepetazione ignota alla Bologna bene. Attizzàre /attit'tzàre/ v.intr. · attirare, ispirare sesso, risvegliare gli appetiti sopiti: quella bionda m'attizza una cifra! Avére (già) dàto /a'vére 'dàto/ v.intr. · avere già fatto tutto il possibile tanto che non si può più continuare, usato spesso in risposta a domande propositive: Facciamo un ultimo salto in pista?!? No, grazie, io ho già dato! Baccagliàre /bacca'gliàre/ (MI) v.tr. 1 concupire: quella là è un bel baccaglio! Quella me la baccaglierei troppo! 2 tampinare: quel serpente di Marcello mi baccaglia la morosa! 3 agguantare (e non mollare la presa): è tutta sera che baccaglio stretto una tipa... 4 usufruire di (qualcuna): ieri notte abbiamo finalmente baccagliato! 5 ciozzare (vedi ciozzare): le ragazze passano ore a - dei ragazzi. Bagattàto /bagat'tàto/ (FE) s.m. · Malconcio, mal messo: c'ho il joystick bagattato, non va più l'autofire! Ieri sera con tutto quell'alcool mi son proprio bagattato! (Um son bagattè!) Baldòne /bal'dòne/ (FE) s.m. · Cesso (specialmente usato per brutte ragazze). Balòtta /ba'lotta/ (BO) s.f. 2 gruppo di amici, preferibilmente di Bologna: stasera non posso, esco con la mia -. 2 Casino costituito dalla riunione di molti amici: fare -, fare casino in compagnia; fare qc in -, fare qc tutti insieme. Bàmba /'bàmba/ (MO) s.f. · Bamboccio, deficente: oh, ma sei proprio un bamba! Bambanàre /bamba'nàre/ v.tr. · parlottare, dire, alludere: cosa bambani?!? Cosa stai farneticando? Bastàrdo déntro /ba'stàrdo 'déntro/ s.m. · Particolarmente bastardo: ma allora sei -! Battezzàre /battéd'zare/ (BO) v.tr. 1 lasciare perdere, dar su: Reti logiche l'ho battezzata perchè era troppo difficile! 2 venire a conoscere, capire (usu. di persone) Diego l'ho già battezzato: ho già capito che tipo di persona sia. 3 Dare un soprannome: Ferri al prim'anno ci ha battezzati tutti! Bàzza /bad'za/ (BO) s.f. · Cosa, affare. Usato perlopiù nel caso positivo: Ho una - per avere quel CD a metà prezzo | che -! Bazzigàre /badzi'gàre/ (BO) v.intr. · Avere a che fare con qu, frequentare un certo posto, essere imbazzato. Imbazzàto /imbad'zato/ s.m. 1 collegato in qualche oscuro modo con qc o qu: Riccardo è - con una bella biondona. 2 avente le mani in pasta, raccomandato, avere delle bazze di ignota origine: Perché lui entra gratis? Mah...sarà -! Bècca /'bècca/ s.f. · pene. La regola del beccone non sbaglia mai (Gem Boy)... Beccàre /bec'càre/ v.tr. 1 cuccare, prendere. Ma sai che ieri sera ho visto Titrombo per caso in stazione?!? 2 (FE) pungere, specialmente con punture causate da insetti. Ho 3 becchi in fronte, maledette zanzare ferraresi! Bidòne /bi'done/ s.m. 1 luogo dove si butta la spazzatura, cestino. 2 (fig.) (di ragazza) brutta, inguardabile. Bidonàre (fml. dare un bidone) v.tr. · Mancare all'appuntamento con qu: ieri l'Antonella mi ha bidonato. Bìro! /'biiiiiìro!/ s.f. (BO) · parola dai multipli significati (etimologia: da 'te lo scrivo': con cosa scrivi? Con la biro! Donde la metonimia) usata come interiezione 1 qualche cosa non va, che sfiga, cheppalle, che rabbia: Scacco matto e te lo scrivo! Biro! Avevo quasi vinto! 2 Vuoi far sesso con me? (ancora in fase sperimentale) Biòzza /'biòzza/ s.f. (BO) · abbiocca. Boccheggiàre /bocched'giàre/ (BO) v.tr. · trovare, incontrare, scoprire: ieri vi ho cercato in piazza ma non vi ho mica boccheggiato! Bònza /'bòndza/ (FE) s.f. · Prominenza della pancia derivante da troppo cibo o (più frequentemente) da alcool. Borazzòne /borat'zone/ (FE) s.m. · sborone. Bòrraz /'bòrratz/ (FE) s.m. · sborone, letteralmente forma contratta per borazzone. Bòtta /'bòtta/ s.f. 1 colpo, usu usato dai giovani nel senso dell'alcool: dopo aver polaccato sto cocktail m'ha dato una - che non ci sto più dentro! 2 colpo subitaneo causato dall'azione di una matrice su uno spazio vettoriale: C'è la matrice T-1 per A per B che dà una gran - allo stato! (Castaldi) 3 Atto sessuale fine in se stesso: le darei una botta e via: ci copulerei ben volentieri ma senza coinvolgimento sentimentale. Bozzìllimus /bod'zìllimus/ s.m. · Avente una bonza non indifferente: Simpanal è bozzillimus! Brànda /'brànda/ (BO) s.f. · letto, soprattutto usato nella forma: vado in -: vado a nanna. Brénso /'brénso/ (FE) s.m. · tosto, duro, difficile: quest'esercizio è davvero -! Brésca /'brésca/ s.f. · fattanza, ubriacatura. Imbrescàrsi /imbré'scàrsi/ s.m. · ubriacarsi. Brìna /'brìna/ s.f. 1 (FE) freddo, polo: che brina che c'è a quest'ora! 2 (BO) Abbiocca, goffaggine, smaronamento: mè, ma che brina c'hai oggi?!? Bròda /brò'da/ s.f. · Carburante per il proprio veicolo: benzina e/o miscela. Brònza /'brònza/ s.f. · rumore sgradevole emesso col posteriore, scorreggia: mollare una -: scorreggiare. Bùlbo /'bulbo/ (BO) s.m. · Capigliatura, insieme di capelli: mè, ma che bulbo c'hai oggi? C'hai un bulbo della madonna! Bùrella /bu'rèlla/ (BO) s.f. · Prominenza della pancia derivante da troppo cibo o (più frequentemente) da alcool. Busòne /bu'sòne/ (BO) · Omosessuale. Bùzza /'bùddza/ (BO) s.f. · Prominenza della pancia derivante da troppo cibo o (più frequentemente) da alcool: Il Simpa c'ha una gran buzza. Cà ad Dio /cad'dìo/ (FE) avv. · lontano, in un posto irraggiungibile, in culo ai lupi: indù sègna? A caddio! Cà di Balùzzi /cadiba'lùzzi/ avv. (Casarini) · in fondo al mondo, lontano, a caddio: dove siamo? Siamo a -! Cabézza /ca'bédza/ s.f. (BO) · Testa, exp. capellona: Vench ha una GRAN -! Cagàre /ca'gàre/ v.tr. · dare retta: la Dany non caga! Cagàre la mòssa/Cagàre pari /cagare la 'mossa/ (BO) · (usato in forma negativa) cagare minimamente: la chiamo ma sta qua non caga la mossa! Campanàre /campa'nàre/ t.intr. · Capire, arrivarci. Usato anche in forma transitiva seguito da parole scurrili come sega, pene: non campano più una sega: non capisco più niente. Cappèlla /cappèlla/ s.f.· errore di notevole peso, usato col verbo fare: che - che ho fatto!!! Cappellàre /cappel'làre/ s.f.· fare una cappella. Carnàccio /car'nàccio/ (BO) (dispregiativo: carnazzo) s.m.· materiale porno, specialmente una videocassetta o un giornalino. Cappottàre /cappot'tàre/ v.intr. 1 ribaltarsi con un mezzo di trasporto: ieri ho fatto un incidente: ho cappottato la delta integrale, tre chili e mezzo di danno. 2 ribaltarsi mentalmente, per esempio bevendo, drogandosi, etc: hai visto Palline? E' cappottato da qualche parte... Càrtola /'cartola/ (BO) s.m.· persona notevolmente stimata, in gamba, sborone in senso buono; letteralmente faccia (faccia tosta, sempre comunque in senso positivo): Mèeerda, che - che sei! Mèèè, che - che c'hai! Casìna /ca'sìna/ s.f. · casa. Càssa /'càssa/ (BO) s.f. · ubriachezza, sbornia e/o stato mentale ad essa associato: oh, cioé, lascia perdere che c'ho una - addosso!Càssa imperiàle: cassa particolarmente marcata, gran cassa. Catturòne /cattu'ròne/ s.m. · azione violenta di brancare una persona, immobilizzarla e farle qualcosa di spiacevole, exp. usato in gergo militare. Céffo /'céppfo/ (AR) s.m. · pirla, sciocco (a differenza di geppo non è uno stato d'essere ma riguarda un comportamento in particolare). Che bèlla cosa! /ké pèlle kò-zè/(Kinta) · non vuol dir nulla più che in italiano, ma qui raggiunge una connotazione idiomatica. Ciòrdo /'ciòrdo/ (FE) s.m. · imbranato, rimbambito, scemo. Ciòzza /'ciòtza/ s.f. 1 (MO) ragazza chioccia, pettegola. Dicesi delle teen-agers che spettegolano a velocità ultrasonica, riempiendo il discorso di squittii, gridolini, risate più o meno sguaiate, sovrapponendosi in un intrico cacofonico di voci che richiama il verso delle galline chioccie, per analogia fonetica e contenutistica. 2 (BO) bugia. Ciozzàre /'tciot'zàre/ (MO) spettegolare da ciozze (nell'accezione modenese). Cipollàre /cipol'làre/ (BO) v.tr. · andare intorno a qualcosa, smanettare, pasticciare: Scusa, ieri ti ho cipollato il computer. Cìppa /'cìppa/ (RA) s.f. 1 pene (propriamente parte finale): assaggia sta - di ca**o (Titta) 2 filtro di camànzo. Cirpatrìce /cirpa'trice/ s.f. · Ragazza che te la fa nasare e sembra starci ma in realtà vuole solo accerchiarsi di quanti più uomini possibili, senza farseli (Tudech): La Daniela è proprio una gran cirpatrice. Còmpa /'còmpa/ compagnia, nel senso di gruppo con cui si sta in balotta. Còtto /'còtto/ s.m. 1 stanco, provato, distrutto fisicamente: ho corso per un'ora e ora son -! 2 fuori, ridotto a uno straccio per vari motivi: dopo tutte ste birre sono proprio -! Còtto come un melòne: particolarmente fuori. Crìcca /'crìcca/ (FE) s.f. · sporco, specialmente quello della pelle: dopo il lavoro c'ho una - addosso che mi devo lavare persino col sapone! Criccòne /cric'còne/ s.m. · zozzone, uno che s'incricca spesso: mè, che - che che sei, quant'è che non ti lavi? Cuccàre /cuc'care/ v.tr. · aver successo nell'intorto: oggi Giuà ha cuccato in discoteca! Cùccio /'cùccio/ 1 scossone: mè, chi è quel grezzo che mi ha dato un -?!?. 2 tiro di sigaretta: dammi un -, va', che non le ho oggi! Cùlo, stàre sul /stàre sul 'culo/ (BO) v.intr. · avere poca voglia di fare qc, avere a noia: mi sta sul - venirti a prendere stasera fin dopo il Maggiore! Nota:"Principalmente usato dalle donne per ovvi motivi fisici..." (Giovannini) Dàrci a mùcchio /'dàrci a'mùcchio/ · rinunciarci dopo svariati tentativi: Come va con la biondina? Lascia perdere! Ormai ci ho dato a mucchio... Dar su /dàr sù/ v.intr. 1 lasciare perdere: stavo studiando Elettrotecnica ma poi gliel'ho data su. 2 provarci apertamente con una: guarda moh Gallo che dà su a quella tipa!!! Dòlce /'dolce/ (AR) s.m. (anche pronunciato dolz) · un po' geppo, pirla, ingenuo, impacciato, sfigato. Majjal, cum tiè dolz! D'un'altra /dun'àltra/ avv. (BO) · d'un'altra categoria, tutt'un'altra storia: hai visto la homepage di Rolando? E' -!!! Fàme/'fàme/ s.f. · Voglia, appetito di tipo sessuale, o comunque correlato a rapporti psicologici nei rapporti tra giovani donne e giovani uomini, exp. usato da uomini per queste ultime: Ice ha proprio una gran -! Fànga /'fànga/ s.f. · scarpa. Fàre il dànno /'fàre il 'dànno/ v.intr. · fare una cosa fatta male, dannosa per maldestria o sbadataggine (non sembra ma è idiomatico!): ti avevo detto che se ti muovevi così poi facevi il danno! Fattànza /fat'tàntza/ s.f. · essere fatti, cotti: c'ho una - addosso che non mi reggo in piedi! Quando la - diventa grande e la tua testa si fa pesante (Gem boy). Fàtto /'fàtto/ s.m. 1 cotto, o più propriamente drogato, comunque in condizioni psicoattitudinali non di default: oh, cioé, son - duro! 1 rafforzativo, che sta per incredibile, notevole: che - idiota! Fèrro /'fèrro/ s.m. · mezzo di locomozione motorizzata: whé, vecchio, che ferro che hai sotto al culo! Fìglio /'figlio/ · ragazzo, spesso accompagnato a giudizi negativi: ma com'e' messo quel -?!? Fòtta /'fòtta/ (BO) s.f. · voglia irresistibile: ho una gran - di far sesso. Fùngere /'fùngere/ (AR) v.intr.· funzionare: cos'ha il computer? L'hai messo a posto? Sì, ma non funge lo stesso! Fuòri, éssere /esser 'fuòri/ v.intr.· aver perso le proprie capacità per colpa di donne, alcool o droghe; spesso usato nella forma: oh, ma sei fuori?!? Esser fuori come un balcone/ come un culo/come uno zerbino/dai coppi: essere particolarmente fuori. Gàtta, andàre in /andare in'gàtta/ (BO) [anche: fare la gatta] v.intr. · ubriacarsi. Géppetto /'géppo/ (BO) (anche in Jack Frusciante!) s.m. · vedi geppo. Géppo /'géppo/ (BO) (forma contratta di geppetto) s.m. · stupido, o ingenuo, in generale poco sveglio: Diego è un po' -, ma io gli voglio bene lo stesso. Ghèllo /'ghèllow/ s.m. (BO) · soldo, usato nella forma negativa: non ho un -: non ho un soldo. Ghiacciàre /ghiac'ciàre/ v.intr. (o anche inchiodare) · frenare bruscamente col proprio mezzo. Ghìgna /'ghìgna/ (BO) s.f. · risata. Farsi 2 -: farsi due risate in compagnia. Giànda /'giànda/ (FE) s.f. · vacca, troia. Conosci la Samantha? E' una gran giandona! Giàndo /'giàndo/ (BO) s.m. · alto. Conosci Danilovich? E' una gran giandone! Giòtta /'giòtta/ (BO) s.f. · grassottella, alla lettera rotonda (giotto=cerchio) Gìro /'giro/ (BO) s.m. · a sto -, questa volta. Gìro del prugnòlo /'gìro 'délpru 'gnòlo/ (Pianoro) s.m. · giro stupido che consiste nell'andare da A a B passando per un C che non è neanche lontanamente comodo: Veh moh che navigatore che sei: dovevamo fare appena un chilometro e tu ci stai facendo fare il -! Grìccio /'grìccio/ s.m. · tirchio, che non vuole spendere tanto (e di solito preferisce scroccare ad altri): Aladano è un gran griccione. Gubbiàre /gub'biàre/ v.intr. · dormire, poltrire, fare un pisolino. Gubbiàta: pisolino. Gùfo /'gùfo/ s.m. (MO) · vigile urbano. Gufàre /gu'fàre/ v.intr. · portare iella: tirare una gran gufata: gufare per benino. Guzzàre /gutt'zare/ v.tr. · Fare sesso, all'amore: guzzare qu, copulare con qu. Iàzza /'iàtza/ s.f. · sfortuna, iella: Mé, che iazza che porti!!! Imbarcàto /imbar'càto/ v.tr. · Innamorato, affetto da cotta (imbarcatura): sono proprio imbarcàto della Silvia, sono ancora cotto di lei (Giovannini). |
Imbastìto /imba'stìto/
(MO)
·
legato nei movimenti, goffo: ma
quanto sei - oggi?!?
Impàsto /im'pàsto/ s.m. (BO) · Goffaggine intrinseca nell'agire, usu. non cronica: mè, ma che - c'hai oggi? Impastàto /impa'stàto/ s.m. (BO) · Persona che ha un impasto: cacchio Ric ma quanto sei - col motorino? Inchiodàre /inchio'dare/ v.tr. · Fermare una o più tipe con il chiaro intento di intortarle. In cùlo ai lùpi /inculoai'lupi/ (BO) · Lontano, sperduto (exp. usato per il moto a luogo): ma dove cacchio stiamo andando? In culo ai lupi! In cùlo al mòndo /inculoal'mondo/ (BO) · Lontano, sperduto (exp. usato per lo stato in luogo): ma dove rimane Argelato? In culo al mondo! Infòio /in'fòio/ s.m. · Esaltazione per qualche cosa: ora Zerbo ha l'- della homepage. Infoiàto /info'iàto/ s.m. · Esaltato, invasato per qualcosa, col chiodo fisso: Enrico è - coi computer e poi non studia. Infuocàto /infuo'càto/ (BO) s.m. · Esaltato, invasato per qualcosa, col chiodo fisso: Enrico è - coi computer e poi non studia. Intappàto /intap'pàto/ (BO) s.m. · vestito bene: guarda Baietti com'è intappato: che maraglio! Intortàre /intor'tare/ v.tr. · Provarci con una o più tipe facendo il simpatico. Intòrto /in'tòrto / s.m. · Atto di intortare, o anche fase di una serata in cui una persona ci vuole provare con tutte quelle che capitano: vieni in bagno con me? No, sto qui, sono in fase intorto! Intòrto furénte /in'tòrto fu'rénte/ s.m. · Intorto particolarmente peso o spudorato o prolungato. Ladràre /la'dràre/ v.intr. · barare. Mi hai guardato le carte? Non ladrare, bastardo! Ladràta /la'dràta/ s.f. · furto, nel senso di cosa disonesta, o inganno. Che ladrata la birra in sto pub! Légno, di /di'légno/ · (superlativo: di plastica) Fetecchio, inutile: la mummia ciclopica è -! Meglio 2 tette di plastica che una figa - ! (Sky Zamboni). Litròne /li'tròne / · Boccale di birra da un litro. Chi si fa il litrone con me?!? Lumìno /lu'mìno/ s.m. · terzo incomodo in una coppietta, presunta o tale: ieri sera c'ho provato tutta sera con la Chiara ma quello stronzo di Alfredo ha fatto il lumino e non abbiamo avuto neanche un minuto da soli! Lùzzo /'lùttzo/ s.m. (BO) · pesante caduta, volo in avanti, capitombolo, ruzzolata per terra. Majjàl /mai'alFE/ (FE) · Interiezione tipica ferrarese, che esprime stupore: -, amè cascà al moturén intàl canàl! Mandàrla /man'dàrla/ (RN) · Saperne, essere preparati, comunque eccellere in una disciplina: Riccardo la manda in matematica | Luca la manda in filosofia. Mànico /'manico/ (FE) s.m. · bravo, abile nel fare qualcosa: Cesareo è un - con la chitarra. Manòne /ma'nòne/ s.m. · atto di masturbazione maschile. Ma va là / mà (DO) va' (SIb) là (FA)/ (RN) [tipica inter. riminese] · Tipica interiezione riminese, che sta per: è impossibile, non la vedo così; si noti l'inflessione musicale, tipica appunto della zona di Rimini. Maràglio /ma'ràglio/ (BO) s.m. · burino, sborone (usato nell'accezione negativa). Maròne /ma'ròne/ s.m. 1 (MO) errore, sbaglio. 2 (BO) usato in forme negative, tipo non capire un -: non capire nulla. Marcàre /mar'care/ (FE) v.tr. 1 provarci con una ragazza. 2 apparire: marca male!, Non è bello se ci vedono! Mésso /'mésso/ s.m. · smasato: come sei messo (si può omettere il 'come')?!? Come sei apparecchiato? Mìghty /'maiti/ (AR) s.m. · potente, possente, 'troppo': Peul è -. Minèlla /mi'nèlla/ s.f. · (usato nel calcio) tiro particolarmente forte. Mòccolo /'mòccolo/ s.m. · parte dai colori variabili tra il giallo e il verdognolo uscente dal naso (di consistenza gelatinosa), altresì nota come muco nasale (credo!): vuoi un fazzoletto? Ti sta colando del moccolo! Règgere il mòccolo /'règgere il'mòccolo/ v.intr. · fare il lumino. Se porti quella tua amica gnocca bene, sennò niente, non ho mica voglia di reggervi il moccolo tutta sera, sai?!? Morsàre /mor'sare/ (FO) v.intr. · provarci con una ragazza. Muràto /mu'ràto/ s.m. (BO) · posto sovraffollato: ieri sono stato al Ca' de mandorli ma era -! Mùsta /'mùsta/ s.f. (BO) · smorfia, faccia che si fa. Ne sa /ne'sà/ (dal verbo saperne) (BO) 1 è una buona idea: di andare alla Morara stasera - a tronchi, no?!? 2 è molto preparato a riguardo: quel figaccio di Riccardo di Meccanica Razionale - a pacchi! Oca /òca/ (GBM) s.n. · merda. Ohi! /'òji/ inter. · interiezione con accezione positiva. Ma lo fanno apposta a portare delle minigonne così corte? Ohiiii! (Gem boy) Pàcco /'pàcco/ (BO) 1 parte del corpo maschile ubicata intorno al membro virile: porcona! Mi hai toccato il -! 2 Delusione, deludente, brutto: quella di ieri è stata una serata pacco. Domani ho il turno pacco: mi alzo alle 5! 3 Bidone: spiegami il pacco ieri sera! Tiràre il pàcco /ti'ràre il 'pàcco/ · Bidonare. Paciùgo /pa'ciugo/ m.s. (FE) 1 (fig.) errore, guaio (eventualmente dato dalla mescolanza di tante cose): guarda che - hai fatto in quel disegno! 2 spazzatura, mondezza: butta 'sta roba nel -! Pàglia /'pàglia/ s.f. · sigaretta. Pànico, essere messo da /èsser mésso da'pànico/ · avere un grosso problema (permanente o accidentale): essere sfigato, aver detto/fatto una cagata: cioè, sei messo da panico! Pedàle /pe'dàlFEe/ s.m. (FE) 1 (si noti la 'elle' ferrarese) ricchione. Pétta /'pétta/ (FE) s.f. · parte dei capelli di coloro che li portano un po'lunghini ma non troppo e che terminano quasi senza motivo sul collo (dettato dalla pigrizia di non volerseli tagliare) Pìccio /'pìtcio/ (BO) s.m. · oggetto per accendere: dammi un piccio: dammi da accendere. Pèzza /'pezza/ (BO) s.f. · intraducibile di per sé, ha senso invece nelle due frasi: Attaccàre una pèzza: parlare con una persona oltre il desiderio di quest'ultima intrattenendola con discorsi che non le interessano: più spesso accade nei rapporti tra giovani uomini e giovani donne: ieri sera Riccardo mi ha attaccàto una pezza sugli integrali che non lo si reggeva! Mollàre la pèzza: chiudere questo tipo di rapporto: molla la -! Togliti dalle scatole. Pìlla /'pìlla/ (BO) s.f. · soldi. Vieni con me in disco stasera? Mi sa che passo per stasera: c'ho poca pilla! Essere in pìlla /'pìlla/ s.f. · avere i soldi: andrei a vedere il Bologna a Siviglia ma non sono per niente in pilla. Pìppa /'pìppa/ s.f. · atto di masturbazione maschile. Polàcca, bére alla /'pòlacca/ s.f. · bere tutto d'un fiato, fare un piombino, usque ad fundum. Polaccàre /polac'càre/ · idem. Pòker /'pòcher/ s.m. · almeno quattro due di picche in una sera: Hai attaccato pezza a qualcuna in disco? Taci che ho fatto poker! Pòllege /all'inglese: come college ma con la p iniziale/ s.m. · interiezione che sta per: Oh, cioé, pollege!!! Polléggio /pol'léggio/ s.m. · stato umano di forte rilassamento unito a fancazzismo totale: sto da Dio: sono in - totale. Polleggiàto /polleg'giàto/ s.m. · persona che si trova in polleggio, tranquillo, anche usato come esclamazione: allora, mi dai la pilla? Oh, beh, polleggiato, ecco qui il tuo deca! Pòlo /'pòlo/ s.m. · freddo notevole: c'è un gran - stasera! C'ho un gran - addosso! Pòme /'pòme/ s.m. · forma contratta per pomeriggio: di mattina dormo, di pome studio. Pugnalàrsi /pugna'làrsi/ v.intr. · farsi una raspa. Pùla /'pùla/ s.f. (anche pùlla) · polizia, o più in generale le forze dell'ordine: rallenta, vecchio, abbiamo la pula dietro! Préndere in mèzzo /'préndere in'mèdzo/ (BO) v.tr. 1 coinvolgere una persona in un gruppo che magari prima se ne stava un po' in disparte, allo scopo di farla divertire, prenderla in giro, etc: Ti sei divertito ieri sera? Sì: dopo un po' mi hanno preso in mezzo e mi sono ambientato! 2 prendere in giro, per il culo, ridicolizzare (con l'accezione precedente di metterla al centro dell'attenzione): povera Kinta, ieri sera l'hanno un po' troppo presa in mezzo! Pulsàre /pul'sàre/ v.intr. · insistere su una cosa in maniera fastidiosa: Ha iniziato a pulsarmi con la storia delle vacanze... Radìcchio, andare a /an'dàre a ra'dìcchio/ idi. · andare veloce (IT), a manetta (MI), a tutta randa (FE). Curva a radicchio (BO) curva con angolazione q>p/2 presa velocemente (Giovannini). Ràcchia /'ràcchia/ s.f. · ragazza brutta. Ràgno /'ràgno/ (FE) s.m. · tirchio. Ràspa /'ràspa/ (FE) s.f. · atto di masturbazione maschile. Ravanàre /rava'nàre/ (FE) v.intr. · paciugare, rovistare, guardare: smettila di - intorno a quel cassetto! Régaz /'régatz/ pl.m. · ragazzi: bèla regaz! ciao ragazzi! Ricchiòne /ricchiòne/ · Omosessuale. Rìnco /'rìnco/ s.m. · forma contratta per rincoglionito (con accezione più affettuosa): scusate, oggi sono un po' rinco. Riprénditi /rip'rénditi/ · frase tipicamen te rivolta a un geppo o a uno che ha detto una cagata auspicandogli di riguadagnare il senno perduto (se mai possibile): ma come sei smasato? riprenditi, figlio! Ròito /'ròito/ (FE) s.m. · brutta ragazza. Ròzzo /'ròtzo/ (FE) s.m. · mondezza, spazzatura. Specialmente usato per brutte ragazze. Rugàre /ru'gàre/ v.intr. · dare fastidio, scocciare. Mi rughi un tot! (Gem Boy) Mi ruga un po' andare fin là! Rùsco /'rusco/ (BO) s.m. · mondezza, spazzatura. Sassàre /sas'sàre/ (BO) v.tr. · cacciar via, congedare in malo modo (per persone), buttar via (per cose): perché ieri mi hai sassato via a quel modo? Sbòbba /'sbòbba/ s.f. · liquido generico di brutta apparenza, tipo: minestrone di ingredienti incogniti o (spesso) sperma: cos'è sta sbobba?!? Sbocciàre /sboc'ciàre/ v.int. · esordire con, uscire con una trovata: non mi sbocciare con questa cagata! Non mi uscire con questa cagata! Sboròne /sbo'ròne/ s.m. · uno che se la sburra, che fa il fico... e' sburòn de Bàccara: archetipo del tipo più sborone della Romagna. Spòmpo /'spòmpo/ s.m. (FE) · di bassa qualità: una brocca d'acqua spompa, una brocca di acquazza. Sbràgo /'sbràgo/ s.m. (FE) · divertimento causato da un avvenimento esilarante: hai visto Ace Ventura? Che -! Scaràccio /sca'ràccio/ s.m. · sputo. Scaracciàre /scarac'ciàre/ v.intr. · sputare. Schienàto /schie'nàto/ s.m. · spossato, distrutto fisicamente, cotto, alla frutta. Scrìvo, me lo /'mélo 'scrìvo/ v.tr. · non ho speranze, il discorso è chiuso: di dare 3 esami sta sessione -!!! Scrìvo, te lo /'télo 'scrìvo/ v.tr. · non hai speranze, il discorso è chiuso, lascia perdere: Ora che ti ho mangiato la regina -! Scròcco /'scròcco/ s.m. · arte o atto del chiedere ad altri parte di ciò che hanno, specialmente beni di consumo come cibo, bevande e sigarette, spesso rendendosi odiosi. Scròcco furénte /'scròcco fu'rénte/ s.m. · scrocco portato a limiti estremi. Scroccòne /scroc'còne/ s.m. · uno che ama scroccare, cioè praticare uno scrocco. Sgargiolìno /sgargio'lìno/ s.m. (FE) · sboroncello, in tono affettuoso. Sguràre /sgu'ràre/ v.tr. · pulire. Séga /'séga/ s.f. · atto di masturbazione maschile. Sgamàre /sga'màre/ v.tr. · beccare, pizzicare. Ti ho sgamato! Sghétto /'sghétto/ (FE) s.m. · colpo di fortuna, farcela per un pelo: Ac sghèt che t'è fat! Smaronàto /smaro'nàto/ s.m. · di cattivo umore tendente più al depresso che all'aggressivo. Smasàto /sma'sàààto/ (FE) · conciato, apparecchiato: ma come sei smasato? Sochmel /scaricane l'mp3!/ (BO) succhiamelo (interiezione tipica di Bologna): la mia prima volta è stato con mia cugina... -! Spagliòne /spa'gliòne/ (BO) · spanizzo. Spanìzzo /spa'nìtzo/ 1 sborone che non può permetterselo: Gallo fa un po' troppo lo -. 2 generoso. Spianàto /spian'àto/ (FE) · messo: ma come sei -? Come sei messo? Spìnge /'spìnge/ v.intr. (BO) · attira, si guarda volentieri: quella biondona - una cifra! Spòsta /'spòsta/ v.intr. (BO) · altera le condizioni precedentemente instaurate (in sua assenza): quella carta di magic - una cifra: non dovevano farla! Stiàno /sti'ano/ (FE) s.m. · Ragazzo. Stòria /'stòria/ (AR: zturia) s.f. · fatto incredibile o ricco d'interesse: oh, cioè, che storia! Stracciàre /strac'ciare/ (BO) v.tr. 1 Vomitare: ho stracciato l'anima: ho vomitato tutto il vomitabile. 2 Passare senza fermarsi violando la legge: stracciare il rosso, stracciare uno stop. Sùbito /'sùbito/ · rafforzativo che sta ad indicare che non c'è speranza: se giochi quella carta sei subito cadavere (Aether) Taccàgno /tac'càgno/ s.m. · spilorcio, ragno, tirchio. Taffiàre /taf'fiàre/ (BO) v.tr. · mangiare. Tamàrro /ta'màrro/ s.m. · uno che veste e si atteggia da sborone, specie con canottiere attillate, gel e muscoli bene in vista. Molti comacchiesi sono dei gran tamarri. Tampinàre /tampi'nàre/ (BO) v.tr. · seguire, pedinare. Tamùgno /ta'mùgno/ (FE) s.m. · tosto, massiccio, usato anche per le persone: majjal, se sei - adesso che fai palestra! Quel livello è molto -! Tanàre /ta'nàre/ s.m. · scoprire, beccare, cogliere in flagrante: mi raccontava un mucchio di cagate ma io l'ho tanato subito. Tarellàre /tarel'làre/ (BO) v.intr. · andare a manetta, in fretta. Tarella di brutto: ci tira un casino. Tàsso /'tàsso/ (FE) s.m. · rumore, casino, baccano. Fate poco - voi due, zio càntant! Telàio /te'làio/ (BO) s.m. · fisico, corpo, o anche insieme di varietà bidimensionali di R3 parametrizzate su un corpo infinitamente derivabili tranne al più su un insieme numerabile di punti (exp. usato per il corpo femminile): oh, guarda lì che figa! Oh, cioé, ma che - c'ha?!? (Gem boy) Tìro /'tìro/ s.m. 1 respirata di una sigaretta: mi fai dare un -?. 2 pressione del tastino (di solito ubicato sotto al citofono) che apre il cancello (o il portone) di un condominio (o casa). Pizza! Che, mi dà il -? Tomèlla /to'mèlla/ pezza. Intomellàre: impezzare, attaccare una tomella: Ridge m'intomella con la sua chitarra: Ridge non la molla più. Totàle /to'tàle/ s.m. 1 notevole, incredibile, fico: quella carta è totale 2 un totale: molto, un mucchio: quella ragazza mi piace un totale! Trànqui /'tranqui/ s.m. · [abbr.] Tranquillo: è una bazza -!, è un grande affare. Trimmàre /trim'mare/ (Guidorzi) v.tr. · tagliare, o forse approssimare: E' difficile avere 2,91667 prede: eh, eh... bisognerebbe - opportunamente una preda! Trìp /'trìpp/ (ingl., ad Argenta è anche pronunciato tràipp o tràippz) s.m. · viaggio, mania, fissazione mentale: mi è venuto il - degli mp3! Intrippàre: v.tr. · impezzare qu con un trip che magari questo non condivide: Simone mi ha intrippato tutta la sera coi suoi computer! Intrippàto s.m. · affètto da trip, nell'accezione di cui sopra; usu. usato in condizioni di fattanza. Tùnno /'tùnno/ s.m. · extracomunitario (più propriamente tunisino). Uàzza /'uàttza/ s.f. · (RA) fattanza, cassa, ubriacatura: che -! Vècchio /vec'chio/ (BO) s.m. · [exp. usato dalle finte cartole] ragazzo, amico, usato per indirizzarsi a tali persone: oh vecchio hai da accendere? Bela vecchio, cum vèla? Whelà, come andiamo? Vèrra /'vèrra/ (FE) s.f. · Botta di fortuna, con l'accezione di sorte sfavorevole che muta in ultimo in fortuna: t'è fat la vèra! Sei stato assai fortunato. Zàgno /'zàgno/ s.m. · freddo, polo. Zèro /'zèro/ s.m. · Senza valore: a me proprio zero! Non me ne frega niente. Zipparìna /tzippa'rìna/ (FE) s.f. · Ragazzina (di quelle piccole che già si tirano e se la tirano): ah adesso te la fai anche con le zipparine? Zompàre /zom'pàre/ v.intr. · saltare, nel senso di saltare addosso a qualcuno. Zòzzo /'tzottzo/ (FE) s.m. · sporco, lurido: sono tutto -, corro a farmi una doccia. Zozzòne /tzott'zone/ (FE) s.m. 1 persona usa ad essere zozza, o zozza in quel peculiare momento. 2 persona che ama vedere film porno o fare porcate di tipo sessuale, maniaco: fuori dal mio letto, -! Ztùria /'zturia/ (FE) s.f. · Storia, nel senso giovanile del termine: che -!, che bella cosa! Zumàta /dzu'màta/ (Quatter) s.f. · atto sessuale, con accezione affettuosa: se sputi sul tuo Cuore ci facciamo una bella zumata! (Quatter) |
1 lira
500 lire
1'000 lire
5'000 lire
10'000 lire
50'000 lire
100'000 lire
1'000'000 lire
|
1 franco (un frénc, romagnolo)
100 scudi (zent scùd) (FO) 1 sacco, 1 gelato (Morsiani), 1 millino, una mille (Titta), buono da mille (bon da mél, Valle di Savio) 1 cinquino 1 deca 1 multa (Carlesso), un cinquanta 1 centone 1 palo (BO), 1 chilo, 1 cucco (MO) |
Parpadàz
Oz pumerèz i negoz iè chius!
Int'la cavèran
Avre
Urècha |
(FE) (Peul*) (Peul*) (romagnola) |
Sigaretta
Oggi pomeriggio i negozi sono chiusi Nella caverna Apri Ricchione |
Bévi làtte e pìsci
yògurt /'bévi làtte e 'pìsci 'yògurt/
(Pederboni) ·
sei acido.
Mi càdono le bràccia /mi'càdono le'bràccia/ · Mi sto annoiando, c'è qualcosa che mi delude pesantemente. Le ragazze del Feudo sono delle gran gnocche, ma appena aprono bocca ti fanno cadere le braccia! Mi scénde la caténa /mi'scénde laca'téna/ (anche solo: mi scende) · Mi sto stufando, sto perdendo la pazienza. Sembrava la donna della mia vita poi mi ha tenuto un'intera serata parlando di Zola e fuorigioco: m'è troppo scesa! |
Préndersi dei nòmi /'préndersi
dei'nòmi/ ·
farsi smadonnare dietro,
prendersi delle madonne contro: gli ho pestato i piedi: sapessi quanti
nomi mi son preso!
Tiràre dei nòmi /t'iràre dei'nòmi/ · smadonnare, imprecare. Tranquìllo come un ràgno /tran'quìllo 'còme un'ràgno/ v.intr. · tranquillissimo. Trovàre da dìre /tro'vàre da 'dìre/ v.intr. · litigare o trovare un pretesto per litigare. Ieri sera Vench ha trovato da dire come sempre... Vìvere a cùlo col mòndo /'vìvere a'cùlo col'mòndo/ v.intr. · essere incazzati con tutto e tutti. |
Argenta
Toscana
Pordenone Faenza Rimini |
fare fuoco
fare forca andare in marina fare buco fare i puffi |
Maschietti
|
Femminucce |
CAZZO:
cazzata scazzo, scazzato incazzato cazziare ??? cazzotto |
FIGA:
figata sfiga, sfigato infigato ??? fighetto, infighettarsi ??? |
Sega mentale mia: che i punti di domanda siano un errore di modello
o anche voi credete in un glottonaturalismo (parallelamente al giusnaturalismo)?!?
E se esiste una lingua naturale potremmo non avere ancora scoperto alcune
parole 'naturali' che il mio modello ha evidenziato (se immaginiamo che
il duale sia il contrario, a volte vero a volte falso)... ben vengano allora
interpretazioni come:
Figòtto /fi'gòtto/ s.m. ·
carezza
o comunque gesto fisico molto carino. Mi ha riempito di figotti su tutto
il collo!
Fighiàre /fi'ghiàre/ s.m. · complimentarsi con una persona per una bella uscita o una bella azione. Ne ho parlato bene con la sua morosa e quando l'ha saputo mi fighiato subito!!! |
Cazzétto /cat'zétto/ s.m. · uno che si veste trés clochard, molto male magari con molti orecchini, vestiti larghi e sporchi, capelli mal tenuti, tipo via Zamboni. Oh c'hai due spicci?!? No, mi spiace, sei un po' troppo cazzetto per i miei gusti! Incazzettàrsi /incazzettàrsi/ v.intr. · vestirsi trasandati, da cazzetto. Stasera si va al Ca'de Mandorli? No, giusto per sapere se incazzettarmi o meno! |