Chi sono
Autopresentazione di Cristian Vaccari
Ciao a tutti e, prima di tutto, GRAZIE per essere entrati nel mio sito. Se troverete errori, imprecisioni o incompletezze, vi sarei grato se me le segnalaste al mio indirizzo di posta elettronica: bom6325@iperbole.bologna.it. Allo stesso indirizzo potete contattarmi per scambiare pareri, informazioni e critiche.
Sono un ragazzo di vent'anni, vivo a Bologna e studio Scienze della Comunicazione. Nello scorso semestre ho realizzato assieme ad altri studenti per il corso di sociologia della comunicazione una tesina sul "caso Di Bella", nella quale mi sono occupato di sociologia della scienza ed in particolare della comunità scientifica come organizzazione sociale. Nelle pagine di sociologia troverete buona parte di quel lavoro, che spero possa entro breve essere pubblicato per intero nel sito della mia Facoltà.
L'interesse per la Scienza, ed in particolare per i complicati processi che regolano l'accettazione di nuove teorie ad opera della comunità scientifica, è nato proprio in occasione di questo lavoro. Da uomo della strada che accetta con fiducia i frutti della moderna ricerca scientifica, compresi gli errori, le incompletezze ed i vicoli ciechi, non avevo che pochi dubbi sull'affidabilità della Scienza e degli scienziati.
Fino a qualche mese fa le mie conoscenze sull'AIDS erano le stesse della maggior parte della popolazione italiana: l'unica occasione che avevo avuto di approfondire il tema fu ad una lezione tenuta da Riccardo Cortese, dell'Istituto di ricerche di Biologia Molecolare di Pomezia, nell'ambito di un ciclo di orientamento universitario organizzato dalla Scuola Normale di Pisa. In quell'occasione - rileggo oggi gli appunti di due anni fa - ci venne comunicato che la terapia che unisce AZT, inibitori della proteasi ed "un altro farmaco" non meglio specificato avrebbe potuto debellare l'HIV e con esso l'AIDS. Ricordo che uscii dall'aula accompagnato dal pensiero che la Scienza, laddove le esigenze della popolazione lo chiedevano, era in grado di dare una risposta a qualsiasi problema, purché ovviamente le si destinassero sufficienti risorse umane e finanziarie. Chi non lo ha mai pensato alzi la mano!
Occupandomi del "caso Di Bella" non ho mai preso parte né per il professore "eretico" né per la comunità scientifica ortodossa, limitandomi a registrare le strategie e le argomentazioni di entrambe le parti. Di una tuttavia mi sono reso conto: il progresso scientifico nasce solo quando le teorie sulle quali in precedenza la comunità scientifica concordava vengono messe in discussione ed accantonate in favore di nuove teorie. Nella Scienza il conflitto è il prezzo da pagare per il progresso, anche se la messa in crisi di teorie precedentemente accettate mette in difficoltà sia gli scienziati stessi sia le persone comuni che alla Scienza chiedono risposte ai propri problemi.
Per questo motivo ho iniziati a considerare le ipotesi che si oppongono all'ortodossia non più soltanto come "incidenti di sistema", ma anche come potenziali fonti di progresso ed innovazione. Con questo spirito ho acquistato il libro di Peter Duesberg "AIDS. Il virus inventato", la cui lettura è stata un'esperienza interessante ed in alcuni punti davvero esaltante. Nelle pagine relative alla teoria non infettiva dell'AIDS troverete informazioni sul libro e sull'autore.
Ormai convinto della validità delle teorie proposte da Duesberg e dell'incompletezza di quelle sostenute dalla comunità scientifica, ho pensato di "guardarmi intorno" per cercare persone ed associazioni che condividano le mie idee. Mentre negli Stati Uniti l'opposizione alla teoria infettiva dell'AIDS ha i propri canali informativi, specie su Internet, in Italia non ci sono organizzazioni di questo tipo, né siti Internet adeguatamente organizzati in materia. Nei links troverete un elenco preciso. Da queste constatazioni è nata l'idea di un mio sito dal quale diffondere idee e progetti. Da studioso di comunicazioni mi sembra il minimo!!