Cronache
dalla Capitale
Migliaia di persone hanno sfilato pacificamente.
GRANDE MANIFESTAZIONE DELL'ULIVO A ROMA
Raccoltisi a Piazza del Popolo, i manifestanti hanno
imboccato Via di Vigna Murata per poi sciogliersi pacificamente a
Piazza Sempione, dopo una breve sosta sotto il Viminale.
ROMA - Niente bandiere, nè campanacci, nè
il solito armamentario folkloristico di occasioni del genere. Una folla
composta ma compatta ha sfilato sui marciapiedi senza incidenti per poi
sciogliersi senza il comizio di prammatica. "Una scelta originale, coraggiosa,
ci voleva", ci dichiara una signora venuta da Frosinone con i suoi
due figli, ("studiosi e bravi", precisa con semplicità) "i comizi
sono roba di un'altra epoca, da prima della televisione". "Le idee non
hanno bisogno di stendardi", afferma un sorridente giovanotto che si dichiara
proveniente da Mungivacca, "le bandiere dividono, noi siamo per l'unione",
ammicca.
Sono solo due esempi, anche se significativi, di una
folla non facile da avvicinare, non perché sdegnosa, ma perché
cammina con passo svelto sugli stretti marciapiedi. "Non vogliamo disturbare",
ci dice a mo' di spiegazione uno studente troppo infagottato per la giornata
quasi mite. "Vengo dagli Abbruzzi", sorride, "e lì faceva un freddo
terribile. Chi se l'aspettava questa primavera!".
E poi, oltre al fiatone a corrergli dietro, glie lo si
legge in faccia, che è gente che non ama l'esibizione.
Me lo conferma con un gesto fermo ma gentile, quasi a schermirsi,
l'anziana signora dalla chioma bianca bianca: scuote la mano e sorride,
quasi a dire "no, no, interviste, non sono cose per me...".
Che dire di questa gente così composta, senza
essere per questo bolsa (quanti sono, diecimila, ventimila, un milione,
che importa!)? La nostra opinione di cronisti conta poco. Conta forse di
più quella dei cittadini Romani, che nella cornice di questa domenica
di primo inverno, che ci ha voluto regalare un ultimo timido e appena tiepido
sole ("Dio è con noi!" scherza il signore barbuto, dall'aria un
po' burbera, ma poi si vede subito che è buono, forse addirittura
è un prete). E i Romani non solo hanno tollerato gli slogan gridati
quasi con quanto fiato c'è nel corpo, ma hanno mostrato di gradire,
affacciandosi la finestra e battendo il ritmo, ondeggiando la testa da
sinistra a destra e da destra a sinistra per seguire la ritmata e allegra
danza degli slogan.
Già, perché quasi dimenticavamo di dirvi
che una unica concessione ai luoghi topici della manifestazione c'è
stata. Gli slogan, appunto, detti, quasi urlati, ma ritmati e scanditi,
in modo che si capissero bene. I partecipanti dalla voce più bella
s'erano incaricati di guidare il coro, e di cambiare di tanto in tanto
da uno slogan all'altro, con un minimo di accordo tra loro. Ma non tanti,
di slogan, solo due, per spiegarsi non c'è poi bisogno di
molte parole: "Quieta non movere, mota quietare! Quieta non movere,
mota quietare!", sapientemente di tanto in tanto intercalato da un
"oragnia figata fa!".
Arrivati sotto al Viminale, ecco che da una finestra
si affaccia, inaspettato, il Ministro dell'Interno, On. Napolitano. E allora,
là, c'è stato un piccolo sbandamento. L'emozione ha preso
il sopravvento e la folla s'è un po' sparpagliata nell'agorà
antistante. E qui il "Quieta non movere, mota quietare! Quieta non movere,
mota quietare!" è diventato, sia pure per poco, un vero boato.
Ma presto il corteo si è ricomposto, e quasi a compensazione dell'attimo
fuggente che l'aveva appena trafitto, si è allontanato a passo svelto,
intonando questa volta esclusivamente, in mezzo-forte,"oragnia figata fa",
ridotta quasi a un borbottio.
Avvicinato da un nostro cronista, e richiesto di esprimere
una opinine sulla manifestazione e sui suoi contenuti, il Ministro Napolitano
ci ha significativamente dichiarato: "fa sempre piacere scoprire, nonostante
quello che peraltro leggittimamente pensano molti, che il latino non è
una lingua morta".
Mh.Kh.
SECONDO
Grande Concorso A Premi Tra I Lettori.
Cosa vorranno mai dire gli slogan che i manifestanti gridavano domenica
scorsa?
Regolamento:
Il concorso è aperto a tutti, anche a Umberto Eco.
Premi:
A chi indovina il significato di tutti e due gli slogan, la benedizione
eterna del Sovrano del Bhutan.
A chi ne indovina uno solo, niente.
A chi non ne indovina nessuno, meno di niente
Autorizzazione intendenza di Fiananza del Reame del Bhutan
N. 8.
Decreto di Reale approvazione N. 9 |
Bestiario
della Stampa
Blair seduce enne volte.
Ovvero le ragazze inglesi - si sa - son tutte un po'
mignotte.
Sere fa il laburista Tony Blair, primo ministro corrente dell'anglosassone
Inghilterra, ha avuto qualche problema con una fetta consistente di deputati
del suo partito, con il partito liberale (storicamente più
vicino ai laburisti che ai conservatori), facendosi alla fine votare più
compattamente dall'opposizione conservatrice che dai riottosi deputati
del suo partito (cioè, quello che in Italia passerebbe per un "inciucio"
di proporzioni ciclopiche).
Ma, per Dyana, cosa è esattamente successo?
Difficile rendersene conto dai resoconti della nostra stampa.
Proviamo a sbandolare la matassa. Cominciamo dal Corriere della Sera,
il quale riferisce che materia del contendere sarebbero stati non meglio
precisati " ... tagli nei sussidi alle ragazze madri ...".
Gli fa eco la Stampa, riferendo che "il voto sulle ragazze madri (ma
l'emendamento di legge parla di "genitori single") riduce fino a 11 sterline
la settimana (circa 30 mila lire) i sussidi finora elargiti", voto appunto
espresso dalla eterogenea maggioranza "inciucista" sopra riferita, con
voti contrari e astensioni da parte di deputati laburisti.
Ecco a voi, infine, come riferisce le cose "La Repubblica":
"... i parlamentari della sinistra del Labour hanno definito ai Comuni
la decisione del loro governo di abolire i sussidi di 60 sterline al mese
alle ragazze madri [...] Orribile, ipocrita, assurda. Stalinista..."
Riassumiamo: secondo il Corriere, sono corsi imprecisati tagli. Secondo
la Stampa, questi sussidi sarebbero scesi, da un non meglio precisato ammontare,
a 11 sterline la settimana. Secondo La Repubblica, il non precisato ammontare
dei sussidi sarebbe consistito in 60 sterline al mese, ridotte, dal voto
dei Comuni, a zero. Secondo tutti e tre i nostri maggiori quotidiani italiani,
i sussidi sarebbero stati destinati alla "ragazze-madri" (la Stampa, colta
da un fremito di dubbio precisa che, per l'esattezza, si tratterebbe di
"genitori single", notare l'anglicismo please).
E' incredibile come cotanta espressione di professionismi garantiti
dall'Ordine (supremo delle cose giornalistiche) non ne abbia azzeccata
una, dicasi una!
Per sapere come stanno le cose, anziché le prolissità
dei nostri informatori professionali, basta leggere poche (dieci scarse)
righe del Times. Ve le traduco qui dall'inglese alla buona, per vostra
comodità, e per permettere di seguirci anche a chi l'inglese non
conosce.
"TONY BLAIR ... ieri sera ha dovuto subire una rivolta contro i suoi
piani di imporre tagli agli aiuti AI GENITORI SOLI (maiuscole del redattore).
47 deputati del Labour (cioè del partito di Blair, N.D.R.)
hanno votato contro, e un grosso numero si è astenuto, la decisione
del Governo (Laburista, N.D.R.) di mandare avanti la proposta dei
Conservatori (cioè dell'opposizione, N.D.R.) di ridurre gli
aiuti DI 11 STERLINE LA SETTIMANA (maiuscole del redattore) per
i nuovi richiedenti a partire dall'Aprile prossimo".
Semplice, chiaro, succinto.
Dunque, nessuno dei nostri maggiori quotidiani è riuscito non
solo a riferire l'entità e la natura del provvedimento (non "A 11
STERLINE", cara Stampa, ma "DI 11 STERLINE", scusate se è poco.
Nè da 60 sterline al mese a zero, cara Repubblica), ma perfino sui
destinatari del provvedimento si è esercitata la più fertile
(e futile) delle fantasie. Non "ragazze madri", bensì "genitori
soli" (non genitori single, che da noi significa piuttosto "non sposati
né accoppiati"). Se si fossero presi la briga di leggere un po'
di più, avrebbero notato come la dicitura più frequente sia
"lone parents", e cioè proprio, letteralmente, genitori soli, nel
senso della solitudine. Certo, prevalentemente donne, molte reduci da divorzi
e matrimoni falliti.
Nessuno infine ha riportato l'origine Conservatrice della proposta,
dato piuttosto saliente in termini politici, e azzardiamo probabilmente
non estraneo alla rottura che si è consumata (un governo Laburista
che raccoglie e fa propria, in una materia socialmente delicata e qualificante,
una proposta Tory!). Ma chiedere discernimento e sensibilità politiche
a giornalisti che hanno imparato da vent'anni di lezioni impartite da Bettino
e del CAF il significato della parola "politica", questo - lo ammettiamo
- sarebbe veramente chiedere troppo.
Il primato del Bestiario spetta però, a nostro insindacabile
giudizio, al "commento" di Antonio Polito, una delle vecchie signore (come
tale, incline a scandalizzarsi) di Repubblica, dalle cui colonne il 12/12
ci sottopone una sua pisciatina che, se non tradisse in verità (vi
dico) le sue smaccate tendenze tatcheriane, qualcuno potrebbe definire
"cerchiobottista". Il pezzo, a cominciar dal titolo, ha un tono inspiegabilmente
frivolo, come se dovesse riferire di pettegolezzi a un ricevimento-bene.
Ma questo, lo sappiamo bene, non è colpa sua, quanto piuttosto un
vizio collettivo: più la materia è seria, più i nostri
commentatori ordinati professionali assumono toni da vaudeville, salvo
poi citare Heidegger a proposito di sfilate di moda.
Ma eccola, dunque, la Nostra:
"L'Inghilterra ha assistito al primo mercoledì nero di Tony Blair,
l'uomo che non doveva chiedere mai...". Ehe sì, ne sanno qualcosa
segretarie e attiviste, soprattutto se giovani e di pelle fresca, di questo
Super-Blair, uscito fuori dall'etichetta di un dopobarba per uomini veri.
Sarà, da parte della Nostra, ironia oppure ammirazione per questo
"uomo della provvidenza"?. Da buona cerchiobottista (ma una volta, non
si chiamavano in un altro modo?), meglio lasciar le cose nel vago. Un lieve
ammiccamento all'ala sinistra, per farsi preventivamente perdonare quel
che segue...
Andiamo avanti. Prosegue, Nostra Signora delle cose da Turchi:
"... (la dizione ufficiale è "genitori singoli", ma da che mondo
è mondo tocca alle madri restare sole)". In un émpito di
consapevolezza (presto fugato), la realtà sembra quasi sfiorata:
madri restate sole, matrimoni naufragati ... Non disperate, comunque, presto
diverranno altra cosa:
"In Gran Bretagna sono un esercito, un milione e mezzo, con due milioni
e mezzo di bambini a carico. Il problema è che è diventato
quasi una professione [...] Una ragazza-madre disoccupata,
completamente a carico del governo, guadagna poco meno di una ragazza-madre
che lavora, e in più non deve pagarsi l'asilo nido o la baby sitter".
Bene, dato che nessuno finora vi ha detto a quanto ammonta questo famoso
sussidio ridotto di 11 sterline alla settimana (ovvero, al cambio attuale
di circa 2900 lire la sterlina, di un po' meno di 32.000 la settimana),
tra mille difficoltà proviamo a dirlo noi, che dal Bhutan facciamo
assai fatica ad avere notizie di prima mano e da così lontano. Temiamo
proprio che, per un genitore solo con un figlio, si aggiri attorno alle
75 sterline la settimana, "prima del taglio" (cioè, 217.000 la settimana,
overo circa 870.000 lire al mese). Non c'è che dire, c'è
di che farne una comoda e ricca professione, campare con 870.000 lire al
mese con un figlio a carico! Se poi una ragazza-madre (aridagli, ma non
era un "genitore solo", una madre restata sola? Perché questo "arretramento
anagrafico", se così vogliamo chiamarlo? Ci arriveremo tra poco)
che lavora guadagni più o meno questa cifra, noi non sappiamo dirlo.
Non possediamo statistiche in proposito. Ma tuttavia non possiamo fare
a meno di notare che, se così fosse (e la signora Antonio Polito
ne sembra convinta), sarebbe allora forse opportuno che un "commentatore"
facesse qualche commento, di natura vagamente sociale, diciamo così,
sui livelli di miseria presenti in un Paese che viene citato da più
parti come esempio di "fuorisucita dalla crisi". Ma anche qui, non vorremmo
pretendere troppo.
Statevi però buoni, ché il colmo deve ancora arrivare.
Di colpo, infatti, ecco che questa ostinata trasformazione da donne divorziate,
sole, magari un po' sfiorite o di mezza età, in procaci ragazze-madri,
acquista tutto il suo senso:
Eccole dunque venire avanti, loro, le ragazze-madri, queste "[...]
Maddalene con i loro bimbi tra le braccia", come recita la Nostra.
Viene da domandarsi se la signora Polito non abbia per caso battuto
la testa uscendo di casa (sapete, càpita talvolta alle signore anziane
di inciampare). Da che mondo è mondo - giusto o sbagliato che
sia - Maria Maddalena è considerata essere stata una meretrice,
sia pure buona d'animo. E dunque, diviene improvvisamente tutto insieme
chiaro e semplice: queste ragazze-madri inglesi sono in verità delle
gran mignotte, sia pure buone d'animo. Scopano, fanno figli, si fanno mantenere
dallo Stato, e magari nascondono il drudo sotto il letto. Capìto?
Eh sì, signore mie, si prenda esempio da Blair, è ora
di dirle certe scomode verità, che non sono né di destra,
né di sinistra!
Come infatti continuiamo ad apprendere da Nostra Signora, bisogna fare
propria "...la convinzione che il primo ministro inglese - a differenza
di tutto quello che si è scritto su di lui - non è un moderato,
ma un radicale, disposto a usare idee tradizionali della destra, se gli
servono ad affermare la sua idea di sinistra. I suoi intellettuali lo dicevano,
in campagna elettorale: oltre la destra e la sinistra. E così è."
Amen.
Articolo non firmato
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