Il giornalismo italiano è in lutto per la
scomparsa, all'età di 69 anni, di Adriano De Zan, voce storica
del ciclismo in televisione. Nato nel 1932 a Roma, De Zan era entrato
giovanissimo, attraverso un concorso, alla sede Rai di Corso Sempione
a Milano. Il suo primo impegno importante furono le Olimpiadi di Melbourne
del 1956, poi si specializzò nel ciclismo, diventando un vero
e proprio "guru" delle corse su due ruote. La sua caratteristica
voce impostata che accompagnava i corridori durante le più
famose gare ciclistiche, ma soprattutto il loro arrivo al traguardo,
ha fatto storia.
(Datasport)
Dopo 47 anni, il ciclismo italiano perde la sua voce
storica, la più celebre, la più familiare, quella di
Adriano De Zan.
Il grande giornalista è morto oggi al Policlinico di Milano,
al termine di alcuni mesi di malattia; una leucemia che lo aveva costretto
a limitare la sua presenza durante l'ultimo Giro d'Italia al solo
"Processo alla Tappa". La sua voce aveva poi fatto in tempo
a tornare lo scorso 8 agosto per la telecronaca del GP di Camaiore.
Adriano De Zan, nato a Roma 69 anni fa, aveva esordito come commentatore
di ciclismo alla Rai nel 1953, collaborando con Niccolò Carosio
nella radiocronaca della Milano-San Remo. Dal '55 iniziò a
seguire quel Giro d'Italia da cui fino a quest'anno non si separò
più, dal '64 vi aggiunse anche le cronache del Tour de France,
oltre a quelle di tutte le classiche e delle più importanti
corse italiane e internazionali. Uno stile inconfondibile, quello
di De Zan, straordinario per la sua capacità di trasmettere
l'emozione viva della gara. Per i telespettatori italiani del ciclismo,
la voce di De Zan resta legata alle più grandi imprese di questo
sport negli ultimi decenni. La carriera di Adriano De Zan, fondata
su una profonda passione per il mondo dello sport e in particolare
per quello del ciclismo, che ha saputo ricambiarlo con affetto e stima,
si è anche distinta per la fedeltà alla Rai, per la
quale ha condotto per sei stagioni anche "La domenica sportiva"
e anche un"edizione del "Processo del lunedì".
De Zan aveva trasmesso l'amore per il ciclismo al figlio Davide, cui
dovette cedere anche l'onore del commento del Giro d'Italia quando
la Fininvest riuscì a conquistarne l`esclusiva. Dal '97 in
pensione, De Zan aveva continuato a lavorare con la Rai costruendo
un'affiatata collaborazione con Davide Cassani e Auro Bulbarelli,
cui aveva dovuto passare il testimone della telecronaca in occasione
dell`ultimo Giro. I funerali si terranno lunedì a Milano.
(Canale Sport)
Addio Adriano, ci piace ricordarti con uno dei tuoi
tradizionali saluti: Signore e Signori, Grazie per la gentile attenzione
e arrivederci.
Il Webmaster del Rolf Sørensen Unofficial Web Site, porge le
più sentite condoglianze alla famiglia e ai parenti tutti.