inviata da Edy Nassif - Uruguay
Gli Indios
del brasile

Gli Indios brasiliani dimoravano vicino ai grandi fiumi e lì vivevano sotto la protezione del sole, della luna e delle stelle.
Andavano a caccia, pescavano, raccoglievano i frutti selvatici e coltivavano il necessario.
Molto prima dell'uomo c'era soltanto il sole, divinità suprema che generò la terra con un semplice soffio scagliandola nell'infinito.

La terra scivolò nello spazio come una nebulosa infuocata e continuò a bruciare fino a quando il dio tuono ordino che vi cadessero sopra mille anni di pioggia.
Mille anni di pioggia la sommersero completamente e il dio fuoco si ritrasse dalla sua cresta allagata penetrando nelle sue viscere dove risiede in eterno.

La terra era diventata molto fredda e il dio tuono chiese al sole di illuminarla e riscaldarla.
Inizio così la divisione tra il giorno e la notte.

In questo periodo nacquero i primi vegetali e i primi esseri. Migliaia di verdi folletti dai lunghi capelli si mostrarono alla vista con mezzo corpo fuori dall'acqua.
E vicino ai fiumi apparvero enormi coccodrilli, cobra, tapiri.
Gli alberi tutt'intorno si riempirono di pappagalli, di uccelli dalle piume variopinte, di scimmie, che insieme facevano un'indicibile gazzarra.

L'uomo fu generato dai vegetali e restò legato ai quattro elementi vitali della natura: la terra, l'acqua, l'aria, il fuoco.

E restò legato anche agli spiriti che lui stesso aveva inventato.
Poi all'improvviso i giorni si fecero scuri e le notti divennero fredde. I tuoni esplosero l'uno dopo l'altro e il cielo si spaccò precipitando in basso e distruggendo uomini, donne, bambini, tutta la selvaggina, tutti i pesci, i laghi, i grandi fiumi e i mari.

Così ebbe inizio la colonizzazione e l'esodo degli Indios verso la terra dove non si muore.

Gli archi- le frecce- la pesca