Scopriamo il girone della Maceratese


La stagione 1998-99 porterà ad una vera e propria rivoluzione nel girone B della serie C2, quello in cui si daranno battaglia le squadre del centro Italia. Rispetto all' anno scorso le Toscane e le Liguri passano nel girone A, lasciando spazio alle compagini del triveneto, ricostituendo di fatto quello che era il girone di due anni fa, quando la Maceratese sfiorò la C1. Se son rose...
Almeno per quest' anno dunque l' Helvia Recina saluta un incontro molto sentito dal pubblico nelle ultime stagioni: quel Maceratese-Pisa che per la storia delle due squadre sicuramente meriterebbe altri scenari. Curiosamente quest' anno nel girone non è stata inserita neanche una squadra retrocessa dalla categoria superiore, ma nonostante ciò il livello tecnico complessivo rimane abbastanza elevato: non dimentichiamoci che molto spesso proprio le squadre di serie C offrono ogni anno giovani interessanti alle compagini delle categorie superiori.
Le squadre favorite, almeno in partenza, sembrano il Rimini, ancora scioccato per la promozione fallita per un soffio l' anno scorso e la Triestina, senza dimenticare il Teramo dell' ex perugino Pagano e la "mina vagante" Vis Pesaro. L' idea è che siano queste le squadre di vertice tra le quali poi si potranno inserire le due o tre squadre "sorpresa" che da qualche anno sono una costante.
E la Maceratese ? La dirigenza non è certo rimasta a guardare, e ha proceduto a rifondare la squadra dopo le cocenti delusioni dell' anno passato. Nuovo l' allenatore e gran parte dello staff tecnico; nuovi i giocatori, ad eccezione dell' inossidabile Colantuono, che tra poco spegnerà 36 candeline, e dei vari Zanin, Lo Polito, Valentini e Di Pietro, che formeranno l' ossatura della squadra sulla quale innestare i numerosi giovani che fanno parte del gruppo.
Si è voluto infatti puntare sulla linea verde, sperando che vengano ripagati gli sforzi, anche economici, compiuti dalla società per strappare i suoi atleti a formazioni anche di categoria superiore; e i primi risultati sembrano dare ragione alla società. La squadra asfittica e farraginosa di dodici mesi fa sembra solo un brutto ricordo: merito della dirigenza che ha indubbiamente fatto un passo in avanti verso la riconquista di un pubblico che quando vuole sa dimostrare il suo profondo attaccamento ai colori biancorossi. E la C1? Per ora non se ne parla affatto, probabilmente più per scaramanzia che per altro; l' esperto capitan Colantuono ammonisce: "Bisogna restare con i piedi per terra, credetemi, è l' unico modo per togliersi delle soddisfazioni. E se lo dice lui...


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