tratto da ITALIAN FASTNERS Maggio 1994
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QUALITA' ISO 9000
Circa 800 aziende italiane (questa cifra è relativa alla data della pubblicazione,
ma al 23 gennaio 2009 le aziende certificate ISO
L'assicurazione della Qualità viene offerta ai clienti certificando l'aderenza al modello
organizzativo normato nello standard mondiale ISO
9000. Questa certificazione è sempre più spesso richiesta esplicitamente dalla
clientela europea, poiché i benefici della standardizzazione sono ormai chiari
e diffusi. Anche i grandi committenti italiani, come SIP e
ENEL, FIAT, etc. hanno iniziato a pretendere da tutti i loro fornitori, grandi
e piccoli, piani di qualità formali, facilmente ottenibili seguendo il modello
ISO 9000.
L'andamento è tale che ogni
azienda dovrà presto dotarsi di un Sistema Qualità, ovvero
di una organizzazione atta ad assicurare formalmente la capacità di fornire
prodotti e servizi "di qualità". Il sistema qualità spesso dovrà
anche essere certificato, o per esplicita richiesta del Cliente, come già
accade nei contratti internazionali, o perché la mancanza di certificato potrebbe
configurarsi come ammissione di incapacità nell'
offrire l'assicurazione richiesta.
Produrre ad alti livelli
qualitativi è oggi una esigenza vitale e molti sono i
fattori che concorrono a formarla; tra essi vi è la crescente complessità
tecnologica che richiede lavorazioni sempre più precise, componenti sempre più
affidabili, tolleranze e margini di errore sempre più ridotti. Produrre e poi
individuare e scartare la difettosità - come si poteva teorizzare in tempi
ormai passati - costa oggi sempre di più e non è possibile in produzioni
tecnologicamente complesse.
Sempre più spesso accade di
scoprire che costa meno evitare del tutto la produzione difettosa attraverso il
controllo totale dei processi aziendali. La qualità dei processi
produttivi, prima ancora di quella dei prodotti, è dunque necessaria anzitutto
alla stessa azienda produttrice al fine di eliminare gli scarti e contenere i
costi di produzione, particolarmente quelli relativi ai
controlli di selezione.
In assenza di un Sistema Qualità
organizzato, i costi dovuti a carenze di qualità nei
processi produttivi (ma non dimentichiamo anche i processi amministrativi e
commerciali!) sfuggono ad ogni controllo e anche alle stime; eppure essi
ammontano a percentuali spesso incredibilmente alte del fatturato aziendale:
10-20%
Naturalmente non è solo
l'esigenza di ridurre i costi a dettare l'opportunità di perseguire una
specifica politica per la qualità; vi sono altri fattori, frutto della altissima competitività dei mercati moderni, che
impongono di garantire al massimo livello le caratteristiche dei prodotti
venduti e non solo: bisogna garantire consegne tempestive e puntuali (just in time), assistenza, aggiornamento tecnologico e altro
ancora, per una completa soddisfazione del cliente.
Non basta dunque fornire la
Qualità, ma bisogna assicurarla, garantirla, attraverso un sistema
organizzativo che possa fornire al cliente l'evidenza di processi produttivi
che conducono ad escludere forniture non conformi ai
requisiti contrattuali. Questa assicurazione viene
fornita dal modello certificabile ISO 9000, il quale, tuttavia, si limita a
garantire la cosiddetta qualità esterna, rivolta all'acquirente, non
occupandosi direttamente della qualità interna che invece interessa da vicino
il produttore.
I modelli organizzativi che
perseguono la qualità interna oltre che la qualità esterna, vengono
classificati come sistemi per la "qualità totale"; sfortunatamente
non esistono sistemi preconfezionati e non basta un atto decisionale per
dotarsi di un tale sistema, dato che tra i prerequisiti indispensabili troviamo
un profondo convincimento del management aziendale e una cultura aziendale per
la qualità, diffusa a tutti i livelli.
La cultura della qualità è
prerogativa delle aziende vincenti; essa è indispensabile, oggi, per ottenere
la fedeltà del cliente ed assicurare profitti nel
tempo. La cultura della qualità deve essere appresa e coltivata ad ogni livello della gerarchia aziendale, approdando a
piani concreti di progresso e miglioramento, basati su una sistematica raccolta
dati che serva a misurare quantitativamente e in termini monetari i progressi
compiuti. L'anima della qualità totale è infatti la
statistica: così si insegna in Giappone, dove tanta parte ha avuto la cultura
della qualità, nel determinare il successo del paese nei mercati di tutto il
mondo.
Il miglioramento della qualità
deve necessariamente far parte della pianificazione strategica di ogni azienda
e ciò pone due ordini di problemi. Anzitutto la carenza
metodologica e scientifica che si riscontra nel management tradizionale -
soprattutto nelle aziende meno grandi - per cui il termine miglioramento assume
un significato retorico e scontato, privo di contenuti concreti e verificabili.
La seconda difficoltà riguarda il posizionamento della
gestione delle attività di miglioramento; infatti, queste devono
necessariamente essere condotte per iniziativa diretta dell' alta direzione
aziendale, affinché possano rispondere ad un piano funzionale alla strategia
dell'impresa.
Anche le norme ISO 9000
prescrivono il diretto coinvolgimento della direzione dell'impresa nella
gestione della politica per la qualità, riconoscendo
che questo coinvolgimento è condizione necessaria (ma non sufficiente) per
garantire che la strategia aziendale poggi sulla qualità.
La certificazione ISO
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