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PREMIO COME MIGLIOR PALLEGGIATRICE DEL MONDIALE 1998

 

Maurizia nella stagione 96/97

 

Maurizia è una ragazza molto semplice, con le idee chiare, anche se molti giornali la descrivono una ragazza dura come il marmo della sua Carrara, con un carattere deciso, tipo "mi spezzo ma non mi piego" oppure "non ho paura di niente". E’ simpatica ed intelligente, perfino timida, quando a volte arrossisce vedendosi circondata da tante attenzioni. Maurizia è alta 178cm, pesa 67Kg ed il suo segno zodiacale è l’ariete. È nata a Carrara il 6 Aprile 1973 e, orgogliosa di essere toscana, in tutte le interviste ama ripetere: "Sono assolutamente toscana, guai a chi mi confonde con una ligure", oppure ci tiene precisare che c’è differenza tra Massa e Carrara.

 

La mamma si chiama Rita, suo padre Franco è stato portiere del Perugia diversi anni fa, ha un fratello minore Manolo ed una sorella di nome Susanna.
Da bambina, ancor prima di giocare a pallavolo, Maurizia si divertiva a praticare beach volley a Marina di Carrara. La mamma la aveva iscritta da un corso di ginnastica artistica, ma la cosa non la entusiasmava perché non c’era competizione. Un giorno, ad undici anni, Rino Fedolfi, che era il manager della Carrarese, la vide sulla spiaggia e le propose di far parte della loro squadra. Riuscì a convincere la madre un po’ preoccupata, e, già giocando palleggiatrice insieme alla Volpi, vinse un titolo italiano Under 15 (’88) e Under 16 (’89). A soli quindici anni si ritrova a fare un torneo di serie A2 sempre con Carrara. Retrocessero ma le si presentò la possibilità di andare a Perugia, è stata un’esperienza positiva, in quattro anni vinse una Coppa Italia ad arrivò a due finali scudetto ma, soprattutto perché conobbe Bernardinho, attuale allenatore della nazionale brasiliana, un grandissimo tecnico. Dopo Perugia giocò per tre stagioni ad Agrigento, non furono delle stagioni brillanti, salvò la squadra ai play-out, ma ciò nonostante la Sicilia le regalò molte emozioni importanti, un pubblico molto caloroso ma soprattutto vinse la paura della lontananza.

 

 

Fino a due anni fa  Maurizia ha giocato con il Bergamo, questa società le ha regalato senz’altro le emozioni più importanti della sua carriera come tre scudetti e tre Coppe Italia, vinte consecutivamente nelle edizioni 1995/96, 1996/97 e 1997/98, due Supercoppe Italia nel ’96 e ‘97 e una Coppa Campioni nel ’97 superando in finale le russe dell’Urallotchka per tre set a uno anche grazie ad una sua eccellente partita (6+1), ed un terzo posto nel ’98 perdendo in semifinale al tie break (15-12) contro l’Ok Bubrovnik. In questa competizione Maurizia venne premiata come "giocatrice più carina". Nella stagione 1996/97 vinse anche il Trofeo Gazzetta. Partecipò a quattro All Star Game nelle edizioni ’95, ’96, ’97.’98.

 

 

Nella stagione precedente è stata acquistata dalla Inn Napoli dove ha giocato insieme a Okrachkova (Sestese), Leggeri (Volley 2000), Brinkman (Olanda), Weersing, Bertini (Foppapedretti), Lamas (Arg.), Morozova (Rus),  ma senza contare purtroppo a Keba Phipps ceduta all’Omnitel Modena oltreché a Sesti (Marsì), Bell (Despar), Adams (Ceis Vicenza) e Zambelli. In questa società Maurizia ha giocato ad altissimi livelli, portando la squadra alla conquista della Coppa Cev, alla Final Four di Coppa Italia ed ai quarti di finale nei playoff scudetto. Quest'anno tornerà a giocare nella Foppapedretti di Bergamo dove troverà molte sue compagne di Nazionale dato che la Foppa ha intenzione di formare un team quasi tutto italiano. Maurizia è stata la miglior palleggiatrice nella nazionale juniores agli Europei di Salisburgo, nel ’92 rinunciò alla nazionale maggiore allenata da Motta perché era troppo piccola e non era preparata a tutto quello stress, ma sapeva che la sua auto-esclusione non era definitiva. Adesso, più matura è pronta a dare il massimo con la nuova nazionale di Frigoni, ex vice di Velasco diventato primo allenatore dopo che Julio, ad inizio estate accettò l’offerta della Lazio calcio come General Manager.

 

Stagione 95/96

 

Purtroppo non partecipò agli Europei in Rep. Ceca a causa della rottura di un legamento posteriore del ginocchio sinistro facendo un semplice bagher durante una preparazione prima dell’amichevole con Cuba. Per fortuna Maurizia recuperò presto l’infortunio e fu pronta a giocarsi le qualificazioni al Mondiale a Bassano del Grappa. Il loro girone comprendeva il Portogallo, la Turchia e la Croazia. Sconfissero il Portogallo e la Turchia ma, persero con la Croazia delle scatenate Jelic e Kirillova. Le speranze dell’Italia stavano tutte nella partita di spareggio con la Rep. Ceca già incontrata agli Europei dove le azzurre ebbero la peggio (sicuramente se avesse giocato la Cacciatori la partita avrebbe avuto un esito diverso), ma nella partita di spareggio a Catania, le giocatrici azzurre capitanate da Maurizia Cacciatori erano inarrestabili, vinsero la partita con un netto tre a zero, riconfermandosi al ritorno nella Rep. Ceca con un tre a uno.

 

Stagione 97/98

 

L’obiettivo di Maurizia è vincere il titolo continentale nel 1999, quando il lavoro di Frigoni darà i suoi frutti e molte ragazze come la Piccinini, la Togut e la Borrelli diventeranno fortissime come le cubane e le brasiliane. Secondo lei, per formare una buona nazionale, non ci dovrebbero essere le naturalizzate o così tante straniere nel campionato femminile, perché così facendo, le palle decisive andranno sempre alzate alle straniere ed il livello delle giocatrici italiane rimarrà sempre stabile.
Nel tempo libero Maurizia cerca di frequentare anche ambienti al di fuori della pallavolo come andare al cinema, al teatro e poi le piace leggere qualsiasi libro a seconda dell’umore, ma in particolar modo Wilburn Smith, il suo libro preferito è: "Il settimo papiro". Le piace ogni genere musicale, ma in particolar modo ascolta Antonello Venditti, U2, Eros Ramazzotti ed i Verve, il più bel film che ha mai visto è "L’Attimo fuggente".

 

PV Pallavolo Dicembre 97

 

Attualmente Maurizia è fidanzata con Maurizio Rossi, ala del Vicenza (ex Treviso)conosciuto all’All Star Game di Vicenza del ’96, dopo essere stata a lungo con Alessio Delpiano anche lui calciatore.
Dopo aver concluso la carriera pallavolistica, vorrebbe fare l’insegnante perché le piace molto stare con i bambini, oppure vorrebbe avere un’attività propria, magari aprendo un negozio.

 

Nazionale Pallavolo 97