A.M.I.C.I.
Chi siamo
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L'associazione Amici e' costituita da persone affette da colite ulcerosa
o malattia di Crohn e dai loro familiari.
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L'associazione non ha fini di lucro ed e' articolata su base regionale.
E' iscritta al
Registro Generale del Volontariato.
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Comitati di medici specialisti affiancano l'associazione sulle tematiche
medico- sociali e coordinano le iniziative di studio e di ricerca a carattere
piu' strettamente medico-scientifico.
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L'associazione intende garantire un piu' sereno inserimento nell'ambito
familiare e sociale ad ammalati cronici la cui condizione e' poco conosciuta
all'opinione pubblica ed alla legislazione sociale.
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Si ritiene che oggi in Italia ci siano circa 100.000 ammalati, per la maggior
parte in eta' giovanile. Sino a quando non saranno individuate le cause
di queste malattie e conseguenti terapie risolutive, il loro numero e'
destinato ad aumentare.
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Tutte queste persone vanno incontro a problemi non piccoli nella vita di
tutti i giorni, ma i problemi piu' gravi derivano di fatto da una legislazione
che non conosce abbastanza le malattie croniche gravi e acute e non e'
sufficientemente sensibilizzata alle problematiche che esse comportano.
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L'associazione intende rimuovere gli ostacoli che impediscono di fatto
una piena realizzazione sociale di queste persone.
Cosa ci proponiamo
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Migliorare la qualita' della nostra vita.
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Promuovere la conoscenza delle malattie infiammatorie croniche dell'intestino,
per facilitare la diagnosi precoce e la cura efficace delle persone che
ne sono colpite.
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Suggerire, promuovere e sviluppare iniziative per assicurare adeguati mezzi
di assistenza ai malati e alle loro famiglie, in special modo dove l'organizzazione
assistenziale pubblica non offre interventi e strutture adeguati.
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Sensibilizzare gli organismi politici, amministrativi e sanitari e l'opinione
pubblica per ottenere un adeguato sostegno alla ricerca.
A chi ci rivolgiamo
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Alle persone affette da colite ulcerosa e da malattia di Crohn.
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A quanti condividono il valore della salute e il vincolo della solidarieta'
sociale.
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Alle autorita' politiche e amministrative.
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Agli operatori sanitari, ai medici e ai ricercatori.
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Agli organi di stampa e ai mass-media.