Il primo giorno, non
conoscendoti bene, avevo un po' di timore, ma poi é
nata un'amicizia. Con quelle grosse orecchie e quel tenero
sguardo in quell'imponente corpo.
Guardandoti in quegli occhioni
grandi dove si scorge tanta tristezza, forse per i
maltrattamenti subiti.
Non temere, avrò molta
cura di te.
Sapevi sempre quando arrivavo la
mattina, perché ti mettevi a ragliare e quando mi
avvicinavo a te mi appoggiavi la testa sulla spalla. Sapevi
che nel taschino della mimetica c'era il tuo cioccolato e te
lo prendevi.
Abbiamo camminato fianco a
fianco e bevuto dalla stessa borraccia. Quando ti strigliavo
mi sembrava che tu mi sorridessi.
Ricordo ancora oggi il campo
invernale, il bianco della neve che ci circondava e il
freddo. Avevi i baffi ghiacciati in quella stalla fredda
dove, quella notte di bufera, il tuo grosso corpo divenne
per me un comodo giaciglio.
Di te avrò sempre un
affettuoso ricordo,
caro amico
mio.
artigliere Luca
Masciadri gruppo "Asiago" - 30ma batteria
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